Regolamento UE "Imballaggi": riduzione, riuso e riciclo

Regolamento UE “Imballaggi”: riduzione, riuso e riciclo

L’Europarlamento il 24 aprile ha approvato il testo di un regolamento che prevede misure sugli imballaggi per renderli più sostenibili, ridurne i rifiuti nell’UE, uniformare le leggi del mercato interno e promuovere l’economia circolare. Il testo passa all’esame del Consiglio UE.

Ridurre gli imballaggi e limitarne alcune tipologie

Il testo è l’esito di un accordo provvisorio col Consiglio, con l’obiettivo di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e con cui si impone agli Stati UE di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica.

Nel 2021, i cittadini europei hanno prodotto 188,7 kg di rifiuti di imballaggio pro capite, dato che, in assenza di nuove misure, è destinato a crescere fino a raggiungere i 209 kg nel 2030.

Con l’approvazione del nuovo regolamento, il Parlamento intende replicare alle istanze dei cittadini di creare un’economia circolare, prevenire i rifiuti, eliminare progressivamente gli imballaggi non sostenibili e contrastare il ricorso a imballaggi di plastica monouso, così allineandosi alla proposta 5, paragrafi 1, 3, 4 e 5, la proposta 11, paragrafi 1 e 4, e la proposta 20, paragrafo 3, delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.

Nella finalità di limitare gli sprechi, viene stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% per gli imballaggi multipli e quelli per il trasporto e il commercio elettronico.

Fabbricanti e importatori devono garantire che il peso e il volume degli imballaggi sono ridotti al minimo.

Certe tipologie di imballaggi di plastica monouso vengono messe al bando a decorrere dal 1° gennaio 2030, quali quelle per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni, i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron.

Per evitare effetti nocivi sulla salute, il regolamento vieta l’impiego dei cd. “inquinanti eterni”, cioè le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari.

Promuovere opzioni di riutilizzo e ricarica

Il testo prevede obiettivi di riutilizzo specifici da raggiungere entro il 2030 per imballaggi di bevande alcoliche e analcoliche (ad eccezione di latte, vino, anche aromatizzato, e superalcolici), imballaggi multipli e imballaggi per la vendita e per il trasporto.

A certe condizioni, gli Stati membri possono concedere deroghe di 5 anni a tali requisiti.

I distributori finali di bevande e alimenti da asporto dovranno fornire ai consumatori la possibilità di impiegare i loro contenitori e adoperarsi per offrire il 10 % dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030.

Imballaggi riciclabili, miglioramento dei sistemi di raccolta e riciclaggio dei rifiuti

Tramite le nuove misure, tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi.

Le misure includono pure obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio in termini di peso per i rifiuti di imballaggio.

Entro il 2029 il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande fino a tre litri dovranno essere raccolti in modo separato tramite sistemi di deposito cauzionale e restituzione ovvero ulteriori soluzioni che consentano di raggiungere l’obiettivo di raccolta.