Comunità energetiche e autoconsumo collettivo: la mappa in Italia

Comunità energetiche e autoconsumo collettivo: la mappa in Italia

Secondo i dati del GSE sono 154 le forme di energia condivisa oggi realizzate nel nostro Paese. Ma ancora tanto c’è da fare.

La normativa. Solo nel 2021 l’Italia ha dato attuazione alla Direttiva UE 218/2001 del Parlamento europeo sull’uso dell’energia da fonti rinnovabili.  Il 23.1.2024 è arrivato il decreto CER attuativo per comunità energetiche e autoconsumo collettivo con tutti i relativi benefici.

Il 23.2.2024 sul sito del GSE sono state pubblicate le regole operative approvate dal MASE per accedere agli incentivi.

Si può ora finalmente passare dalla progettazione alla fase di attuazione.

Decreto n. 22/2024. Sono stabilite le modalità e tempistiche per accedere ai benefici economici previsti dal decreto CER.

Al via il prossimo 8.4.2024 le domande che potranno essere presentate tramite il portale GSE.

Le stime. Secondo il MASE le tariffe incentiveranno circa 210mila iniziative con 2 milioni di aderenti mentre il contributo in conto capitale supporterà circa 85mila progetti di autoconsumo collettivo e comunità energetiche rinnovabili.

Per le tariffe incentivanti è previsto un costo di 175 milioni di euro all’anno per un totale di 3,5 miliardi di euro in 20 anni.

Certo si è accelerato in questi ultimi due anni ma il ritardo iniziale dell’Italia pesa sul processo di transizione energetica.

Le Regioni. Sono 15 quelle che hanno adottato leggi regionali a supporto dello sviluppo delle comunità energetiche.

Di queste 13 hanno previsto anche risorse per oltre 30 milioni di euro sulla base dei fondi nazionali del PNRR.

Sono 8 le regioni con programmi di finanziamento pubblico per più di 34 milioni  complessivi.

Lombardia la regione con la maggiore dotazione finanziaria,  Friuli Venezia Giulia quella con il maggior finanziamento pubblico, Lombardia e Piemonte le uniche regioni che beneficiano anche di programmi di finanziamento privati.

Questi i dati secondo il Rapporto 2024 sulle Comunità energetiche rinnovabili di Legambiente (www.legambiente.it).

Caritas. Ha all’attivo 15 progetti.

Importante l’iniziativa della CEI di costituzione di un Tavolo Energia al fine di orientare le realtà ecclesiali che volessero sviluppare configurazioni di condivisione dell’energia.

BeComE. Legambiente in collaborazione con Kyoto Club e AzzeroCo2 e in partnerschip  con l’Associazione Borghi più Belli di Italia, Comuni Bandiere Arancioni del Touring Club italiano e la Ciclovia dell’Appennino ha avviano un progetto nel 2022 per sostenere la transizione energetica nei piccoli comuni italiani.

Sono all’attivo dei laboratori in oltre 10 Regioni: ipotizzati più di 3 MW di impianti fotovoltaici per poi arrivare a 5 MW.

Programma Nexappennino.  Dedicato al rilancio dei territori terremotati sono stati messi a bando 68 milioni di euro a disposizione degli enti locali per la realizzazione di impianti rinnovabili.

Coinvolte 4 regioni e 183 comuni.

105 i progetti presentati e 50 ammessi a finanziamento.

In Abruzzo finanziate 18 CER che coinvolgono 2.646 privati e prevedono impianti fotovoltaici.

Il Comune di Popoli (PE) invece l’unico che realizzerà un impianto eolico.  L’investimento complessivo supera i 47 milioni di euro.

Nel Lazio sono state finanziate 3 CER che coinvolgono 309 privati e 265 impianti tra fotovoltaico e idroelettrico con investimento complessivo di 8 milioni di euro.

Nelle Marche sono finanziate 3 CER  che coinvolgono 1044 privati e 921 impianti tra fotovoltaici e idroelettrici e un investimento complessivo di 51,5 milioni di euro..

In Umbria finanziata la CER del Bacino Imbrifero umbro che coinvolge i Comuni di Cascia, Cerreto di Spoleto, Sellano, Norcia, Vallo di Nera, Sant’Anatolia di Narco, Monteleone di Spoleto.

Nel Comune di Norcia è previsto un impianto a biomasse con teleriscaldamento, per il resto di tratta di impianti fotovoltaici, solo uno idroelettrico.

I soggetti privati coinvolti sono 940 e con investimenti di 33 milioni di euro dei quali 5 milioni con contributo.

AESS. L’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile si è occupata di 50 progetti dei quali 23 presentati nel bando regionale dell’Emilia Romagna.

Atteso nel 2024 il bando regionale per finanziare le spese di installazione degli impianti così da dare attuazione alle opere.

AzzeroCO2. Ha offerto supporto tecnico alle Pubbliche amministrazioni ma anche sostenuto analisi di fattibilità di impianti fotovoltaici su 150 edifici  sia in piccoli comuni che nelle grandi città come il Comune di Roma.

ènostra coop. Ha 2 CER in Sardegna a Ussaramanna e Villanostraforru.

Solo la seconda per ora ha ricevuto incentivi.

Legacoop. Sono 8 le CER già costituite e che hanno ottenuto la possibilità di finanziamento da Coopfond: 2 in Emilia Romagna, 1 in Friuli Venezia Giulia, 1 in Piemonte, 2 in Umbria, 1 nel Lazio, 1 in Liguria.

Fondazione con il Sud. 9 CER ammesse al bando per le comunità energetiche e sociali al Sud.

Sono 4 i progetti in Campania, 2 in Puglia, 2 in Sicilia e 1 in Basilicata.

Comune di Roma. Previsti nel 2024 sportelli informativi sull’energia,  predisporre una gara per la realizzazione di 15 CER una per ogni Municipio e la realizzazione di CER sulle 212 scuole oggetto di riqualificazione.

Tanti i progetti segno evidente che il settore della transizione energetica è attrattivo.

Incentivi, benefici ma soprattutto i contributi ora sapranno fare la differenza?

Marta Serpolla