Commercio smart in città smart

Commercio smart in città smart

Lo smart working ha costretto il commercio a ripensare il proprio posizionamento e la propria offerta. Ecco come negozi e locali stanno già contribuendo alla trasformazione delle città

 

Dopo il periodo difficile del lock down causato dalla pandemia di COVID-19, gli uffici si sono ‘ripopolati’ ma lo smart working non è stato abbandonato. Circa tre milioni di lavoratori lo utilizzano in maniera alterna, 2 giorni a casa e tre in ufficio o viceversa. Questa nuova modalità di lavoro ha inevitabilmente influenzato l’attività di negozi e locali nelle grandi città italiane.

Lo Smart Working e i Cambiamenti nel Contesto Urbano

Il lavoro agile nel periodo del Covid ha rappresentato una misura di sicurezza per i dipendenti che sono improvvisamente cresciuti dai 570.000 del periodo pre-pandemico ai 6,58 milioni secondo le stime dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano. Questo ha portato a un drastico cambiamento nel modo in cui le persone lavorano, con la possibilità di svolgere le attività lavorative da casa o da luoghi alternativi. Mentre lo smart working ha offerto vantaggi come la flessibilità e la riduzione degli spostamenti casa-lavoro, ha anche comportato delle conseguenze per i negozi e i locali nelle grandi città.

‘Desertificazione’ dei Centri Storici e impatto sui negozi

Uno dei principali effetti dello smart working sul tessuto urbano è stato lo svuotamento dei centri città. Molti lavoratori non hanno avuto più bisogno di recarsi fisicamente in ufficio, riducendo così il flusso di persone nelle vie principali delle città accelerando la tendenza in atto ormai da un paio di decenni.

L’ impatto è stato significativo sui negozi e i locali che dipendevano dalla clientela degli impiegati per la colazione o per pranzi veloci durante la pausa lavoro. “Città con meno negozi, meno attività ricettive e di ristorazione e solo farmacie e informatica e comunicazioni in controtendenza col segno più” è il grido di allarme di Confcommercio. Secondo i dati recenti, nel corso dell’ultimo anno, Confcommercio stima che circa il 24,9% dei negozi e dei locali nelle grandi città italiane abbia chiuso i battenti a causa della riduzione della clientela e delle restrizioni legate alla pandemia. Questo ha avuto un impatto diretto sul personale di questi locali, con molti lavoratori che hanno subito periodi di chiusura prolungata, perdita di posti di lavoro o riduzione dell’orario lavorativo.

Smart Cities e Sostenibilità anche grazie allo Smart Working

Nonostante le difficoltà incontrate, è importante considerare lo smart working come una sfida da affrontare e un’opportunità per la trasformazione delle città italiane in smart cities. L’adozione diffusa dello smart working può, infatti, ridurre il traffico e l’inquinamento causati dagli spostamenti quotidiani, contribuendo a rendere le città più ecologiche e salubri.

Nuove opportunità per i Negozi e i Locali

Nonostante le difficoltà iniziali, i negozi e i locali stanno cercando nuove opportunità per adattarsi al cambiamento lavorativo indotto dallo smart working. Alcuni esempi di strategie adottate includono l’ampliamento delle offerte di consegna a domicilio (Esselunga), lo sviluppo di esperienze culinarie uniche anche attraverso il fenomeno delle ‘Dark Kitchen’, cucine indipendenti, non appartenenti a uno specifico ristorante, che preparano pietanze destinate esclusivamente al delivery e l’utilizzo di tecnologie per offrire servizi innovativi (applicazioni diffuse come The Fork, piuttosto che quelle proposte dalle piattaforme come Glovo e Just eat). Queste iniziative potrebbero attirare nuovi clienti, come coloro che vivono in smart buildings o che cercano alternative sostenibili per i pasti fuori casa.

La sfida imposta al commercio di prossimità, soprattutto nei centri urbani ma non solo, può essere affrontata come un’opportunità per la trasformazione delle città in smart cities, promuovendo la sostenibilità e l’innovazione. I negozi e i locali devono adattarsi a questa nuova realtà, sfruttando le tecnologie e sviluppando strategie creative per attrarre una clientela diversificata. La chiave per il successo risiede nella capacità di offrire esperienze uniche e sostenibili che soddisfino le esigenze dei nuovi modelli di lavoro e di vita.

Giulio Maria Spreti