Esg Pannelli solari lungo le strade, adesso ci prova anche la Svizzera Paolo Odinzoff 05 December 2023 Energia Pannelli solari lungo le strade per generare energia: in Italia una soluzione del genere è stata già sperimentata, realizzando ad esempio nel 2010 delle barriere fotovoltaiche antirumore nei pressi di Marano (Trento), sulla A22 (Autostrada del Brennero), dando vita ad una installazione capace di generare una media annuale è di 690.000 kWh, utili a coprire nell’arco di 12 mesi il fabbisogno energetico di circa 600 persone. Adesso ci prova anche la Svizzera, intenzionata a sfruttare ogni opportunità per la produzione di elettricità “pulita”. Il cantone di Appenzello Esterno, nella parte nordorientale del Paese, ha infatti stabilito che entro il 2035 almeno il 40% dell’energia utilizzata sul territorio debba provenire da fonti rinnovabili. Così è nata l’idea di “tappezzare” i muri di contenimento di una strada extra-urbana utilizzando 756 pannelli fotovoltaici in vetro-vetro, studiati appositamente in modo da non generare riflessi potenzialmente pericolosi per gli automobilisti e resistere nel tempo grazie ad un particolare trattamento anticorrosione e dei supporti in alluminio e acciaio inossidabile. Energia verde per ridurre i costi delle bollette L’impianto ha una potenza nominale di 325 kW e la corrente prodotta, per una stima annuale di 230 mWh sufficienti ad alimentare circa 52 abitazioni, verrà immessa nella rete del fornitore locale St. Gallisch-Appenzellische Kraftwerke. Quest’ultimo provvederà in cambio a ridurre i costi sulle bollette dei cittadini residenti nel Cantone, sostenendo la campagna avviata dalla amministrazione territoriale per la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati a gas e olio combustibile con delle pompe di calore e dei sistemi a solare termico. La diga sul lago Muttsee Non è comunque la prima volta che la confederazione elvetica sfrutta opere già esistenti per creare impianti fotovoltaici ed altre tipologie di fonti rinnovabili. La diga sul lago Muttsee nel Cantone di Glarona, che con i suoi quasi 2.500 metri sopra il livello del mare è la più alta in Europa, è infatti diventata lo scorso anno il più grande sistema solare alpino del Paese. Sulla sua superficie sono stati installati 4.872 pannelli solari bifacciali che generano fino a 3,3 milioni di kWh all’anno e che alimentano 700 famiglie, garantendo anche in inverno una produzione costante di energia grazie all’assenza di nebbia e la neve abbondante che riflette la luce solare aumentandone la resa. La centrale di Nant de Drance Un altro esempio è la mastodontica centrale di Nant de Drance da 20 milioni di kWh della, realizzata sfruttando i due bacini esistenti di Vieux Emosson, (lago artificiale superiore) e d’Emosson (lago artificiale inferiore) e che garantisce la stabilità della rete di distribuzione di corrente elettrica europea. Paolo Odinzov