Incentivi auto elettriche sul ciclo di vita: rivoluzione francese

Incentivi auto elettriche sul ciclo di vita: rivoluzione francese

In fatto di incentivi auto elettriche, la Francia è rivoluzionaria (come spesso le succede in diversi settori). Vediamo come i transalpini stravolgono i classici concetti di bonus statali.

Incentivi auto elettriche: fra vecchio e moderno

Nel mondo, i Governi stanziano incentivi auto elettriche basandoli di solito su un meccanismo molto semplice: siccome non emettono anidride carbonica (la famigerata CO2) allo scarico, allora quelle vetture hanno diritto al bonus massimo. Le macchine termiche godono di incentivi inferiori perché emettono CO2. Quindi, più un mezzo è sporco allo scarico, meno forte sarà il gettone statale.

Se un consumatore compra un’auto a benzina o diesel con 100 grammi di CO2 per km, avrà uno sconto governativo di € 500, per esempio. Se acquista un’elettrica, l’incentivo schizzerà a € 5.000. Cui unire i bonus locali da parte di Regioni e Comuni.

La Francia capofila della riforma sui bonus auto

Ma il Governo francese pensa in grande, per smart cities davvero moderne e pulite. Ha ideato con disegno legge una norma speciale: meno l’auto è inquinante nel ciclo di vita, dalla nascita alla morte, dalla produzione allo smaltimento, più alto l’incentivo.

Come ogni mossa politica, dietro c’è un po’ di ecologismo e un po’ di pragmatismo. Infatti, le auto prodotte da Case francesi ed europee godranno di sconti statali forti, specie le elettriche. Invece, le macchine a batteria cinesi saranno spesso fuori dai giochi: il motivo? La Cina è un Paese straordinariamente inquinante, anche quando fa le vetture. Quindi, l’incentivo francese sarà su misura per l’industria francese e Ue, ma rappresenterà un muro per la Cina.

Una sorta di protezionismo ultra moderno nelle smart city francesi ed europee, affinché circolino solo macchine a basso impatto ambientale. Viceversa, le emissioni zero dalla nascita alla fine del ciclo produttivo del veicolo, di qualsiasi colore e nazione, per adesso restano una chimera.

Italia, ecobonus auto flop colossale

Peraltro, il bonus italiano che si basa sulle emissioni allo scarico è stato un flop mai visto. Ora, avanza mezzo miliardo nei due anni 2022 e 2023 di fondi non usati per le elettriche e le ibride plug-in. La palla passa al Governo Meloni: insisterà coi bonus dei precedenti Governi che non sono serviti a nulla? O arriveranno ecoincentivi corposi, con una politica di defiscalizzazione parallela, e un aumento delle colonnine, per trasformare l’Italia in un Paese moderno a livello di mobilità?