PNRR: depennato il progetto smart city

PNRR: depennato il progetto smart city

A conclusione delle comunicazioni rese dal Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, l’Assemblea del Senato, martedì 1° agosto, ha approvato con 99 voti favorevoli, 60 contrari e nove astensioni, la proposta di risoluzione n. 5 della maggioranza.

Proposte per la revisione del PNRR e capitolo REPowerEU

Il 27 luglio scorso il Governo ha pubblicato il Rapporto “Proposte per la revisione del PNRR e capitolo REPowerEU”, approvato dalla Cabina di regia PNRR tenutasi nella stessa giornata.

Il Rapporto si inserisce nel quadro del percorso di elaborazione di una proposta complessiva di revisione e modifica del PNRR italiano, avviato:

  • sia in risposta all’iniziativa REPowerEU,
  • sia quale linea direttrice dell’indirizzo politico del Governo, attuata, come specificato dal Rapporto pubblicato, con l’avvio, dal gennaio 2023, di una fase di ricognizione dello stato di attuazione del PNRR, con riferimento a tutte le relative misure.

La pubblicazione del Rapporto interviene all’esito della fase di confronto istituzionale:

  • sia interna, con le Amministrazioni titolari delle Riforme e degli Investimenti del PNRR, con gli enti locali, con il Parlamento, con le parti sociali e altri soggetti istituzionali,
  • sia esterna, coi servizi della Commissione europea, in vista del termine fissato dalla normativa europea per la trasmissione alla Commissione dei capitoli nazionali dell’iniziativa REPowerEU, il 31 agosto 2023.

La III Relazione sullo stato di attuazione del PNRR

Il Rapporto segue di poco meno di due mesi la trasmissione alle Camere, il 7 giugno 2023, della Terza Relazione sullo stato di attuazione del PNRR, in adempimento di un obbligo dalla normativa che disciplina la governance e l’attuazione del PNRR.

Nella Relazione il Governo aveva dato conto, in una prima sede organica, degli esiti dell’attività di ricognizione dello stato di attuazione delle singole Riforme e Investimenti nelle quali le 6 Missioni del PNRR si articolano.

All’interno della Relazione si era fornita una prima generale analisi:

  • delle criticità,
  • degli elementi di debolezza,

emersi nel corso del monitoraggio compiuto dalle Amministrazioni titolari.

Sempre nella Relazione, il Governo informava che nel corso della seconda metà di giugno 2023 si sarebbero tenuti incontri tecnici coi servizi della Commissione, nella finalità di “verificare l’ammissibilità delle richieste di modifica e/o di riprogrammazione”.

Esaurita la fase di definizione concordata delle “modalità e i termini per la revisione complessiva del Piano”, il Governo affermava nella III Relazione che sarebbe stato
presentato al Parlamento il quadro aggiornato delle proposte di revisione, prima della trasmissione ufficiale alla Commissione europea, da effettuare entro il 31 agosto 2023.

Tale impegno corrisponde all’adempimento di un obbligo legislativo previsto dall’art. 9-bis, c. 2, del d.l. n. 152/2021, ai sensi del quale, nelle ipotesi in cui si intenda presentare alla Commissione europea, conformemente all’art. 21 del Regolamento (UE) 2021/241, una proposta di PNRR modificato o di un nuovo PNRR, motivata in ragione di circostanze oggettive, il Governo trasmette alle Camere, prima del suo invio alla Commissione europea e in tempo utile per consentirne l’esame parlamentare, la proposta di un PNRR modificato o di un nuovo piano.

L’oggetto del Rapporto

Il Rapporto oggetto del dossier pubblicato, come specificato nella sua introduzione, “descrive lo stato dei lavori in vista della revisione del Piano, illustrando le proposte sia per
le possibili modifiche, sia per le linee di intervento del REPowerEU”.

La struttura

Esso è strutturato in 4 capitoli e una conclusione:

  • il Capitolo 1 del Rapporto descrive il quadro giuridico per la revisione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza,
  • il Capitolo 2 del Rapporto ricostruisce il confronto istituzionale nel quale sono maturate le proposte di modifica del PNRR,
  • il Capitolo 3 del Rapporto illustra le proposte di modifica delle Riforme e degli Investimenti del PNRR, articolate sulla base delle 6 Missioni che compongono il Piano,
  • il Capitolo 4 del Rapporto illustra le proposte del capitolo italiano di REPowerEU, di descrizione delle Riforme e Investimenti volti a perseguire gli obiettivi di REPowerEU,
  • nelle Conclusioni del Rapporto il Governo individua una serie di misure che si propone di definanziare, totalmente o parzialmente, dal PNRR, per un ammontare complessivo di 15,9 miliardi di euro, con la precisazione che tali misure dovranno essere rifinanziate con altre fonti.

Progetto Smart City stralciato

Nell’elenco delle misure da eliminare dal PNRR e, per l’effetto, da rifinanziare con altre fonti, sono inclusi, peraltro:

  • gli “Investimenti in progetti di
    rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione
    e degrado sociale (M5C2 I.2.1, Ministero dell’Interno), intervento che era finalizzato a fornire ai Comuni sovvenzioni per investimenti nella rigenerazione urbana per ridurre le situazioni di emarginazione e di degrado sociale, nonché migliorare la qualità del decoro urbano e del contesto sociale e ambientale, e aveva una dotazione di 3,3 miliardi di euro. 3.300.000.000 (stanziamento iniziale: 3,3
    miliardi), Progetti in essere: 2,8 miliardi. FSC: 500 milioni;
  • Piani urbani integrati – progetti generali (M5C2 I.2.2.c, Ministero dell’Interno), intervento che prevedeva una progettazione urbanistica partecipata, con l’obiettivo di rigenerare, rivitalizzare e valorizzare
    grandi aree urbane degradate, con particolare attenzione alla creazione di nuovi servizi a disposizione della cittadinanza e alla riqualificazione
    dell’accessibilità dei servizi stessi e della dotazione infrastrutturale, trasformando così i territori più vulnerabili in smart cities e realtà sostenibili (2.493.800.000, stanziamento, iniziale: 2,494 miliardi).

Proposta dell’Amministrazione titolare

La soppressione dei due progetti dal PNRR è stata così motivata: “Considerato che la finalità di policy dei due interventi riguarda la coesione sociale ed economica, l’Amministrazione intende reindirizzare le
risorse PNRR a essi precedentemente allocate a favore di misure per il
contrasto della povertà energetica e la riqualificazione energetica del patrimonio pubblico, in particolare prevedendo interventi mirati ai ceti meno abbienti”.