Commissione europea e comunità europea dell'IA: mettere le basi al futuro

Commissione europea e comunità europea dell’IA: mettere le basi al futuro

Il 4 luglio i rappresentanti della Commissione europea (CE) e dell’ecosistema istituito intorno alle reti di centri di eccellenza nei settori dell’IA, dei dati e della robotica (ADR) hanno tenuto un seminario a Bruxelles per discutere sulle modalità per garantire la leadership europea nella ricerca sull’IA e nei principali temi di ricerca strategica, come i modelli di IA generativa.

AI & dintorni

Durante il meeting si è discusso:

  • in ambito di ricerca sull’IA e robotica,
  • sulle azioni necessarie per garantire che l’Europa svolga un ruolo importante nella prossima ondata di IA generativa.

La Commissione UE ha organizzato il seminario per un confronto con la comunità europea dell’IA su tematiche cruciali, così creando l’opportunità per ottenere contributi diretti dai migliori esperti per quanto afferisce:

  • alle strategie,
  • alle visioni,
  • a dove direzionare la ricerca e l’innovazione in materia di IA e robotica,
  • su dove investire.

Le RE costituiscono un elemento di spicco nella strategia per l’IA che riunisce i migliori ricercatori in Europa che si occupano di IA.

Le 6 reti dell’UE di eccellenza in materia di IA:

forniscono un quadro per promuovere la ricerca e lo sviluppo a livello europeo sull’IA e la loro traduzione verso un impatto reale in differenti settori.

Questa comunità sarà ulteriormente arricchita da 3 nuove reti e centri sull’IA:

  • Elias (IA sostenibile),
  • dAIedge (edge AI),
  • Enfield (IA verde, adattativa, affidabile e sicura),

che saranno operativi dall’autunno del 2023.

Sostenute dalla Commissione UE, le reti sono collegate a AI, Data and Robotics Association (ADRA), la parte privata di un partenariato pubblico-privato che svolge un ruolo di rilievo nel portare le conoscenze dalla comunità europea della ricerca all’industria.

La Commissione UE ha invitato le reti di eccellenza a:

  • contribuire a individuare i punti di forza europei esistenti nell’IA e nei settori strettamente correlati,
  • mappare il panorama europeo della ricerca sull’IA,
  • individuare le lacune e le sfide.

Dal punto di vista della Commissione, il seminario ha rappresentato una preziosa opportunità per:

  • riconoscere i successi delle reti nei settori della ricerca, dell’istruzione e della traduzione, impegnandosi ad accrescere la visibilità di tale lavoro a livello internazionale;
  • discutere la consultazione aperta sul programma strategico di ricerca, innovazione e diffusione dell’ADRA (Strategic Research, Innovation and Deployment Agenda — SRIDA) e il collegamento con l’agenda strategica comune di ricerca delle reti;
  • presentare la piattaforma di IA on demand come risorsa centralizzata per la condivisione e lo sfruttamento di nuovi risultati e per il riutilizzo dei risultati esistenti della ricerca sull’IA per promuovere il progresso della scienza verso l’innovazione. L’obiettivo è diventare la piattaforma comunitaria di riferimento per l’IA in Europa, rispondendo alle esigenze di tutti gli stakeholders nel settore dell’IA.

I rappresentanti delle RE hanno fornito ai partecipanti della DG CNECT informazioni preziose, sfruttando il lavoro svolto congiuntamente negli ultimi mesi sull’ agenda strategica di ricerca comune.

Il seminario ha fornito spunti sui futuri trend della ricerca, nonché contributi alla visione a medio e lungo termine che dovrebbe guidare le iniziative che l’UE sta preparando per il prossimo ciclo di programmi di finanziamento.

Le diverse prospettive e competenze delle RE hanno fornito le basi per riflettere sulle esigenze dell’industria e della comunità dell’innovazione.

Il seminario si è svolto nell’attuale contesto delle discussioni in corso sui grandi modelli di IA.

Le discussioni hanno riguardato una serie di argomenti, quali:

  • la qualità e la disponibilità dei dati,
  • gli aspetti sociali,
  • l’impatto sociale dell’IA, compresi i valori democratici,
  • le nuove applicazioni di robotica interattiva,
  • il confronto tra il posizionamento globale dell’Europa e i giovani talenti.

Peculiare attenzione è stata rivolta ai:

  • LLM,
  • HPC.

Modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM)

Gli LLM sono al centro dell’attenzione, poiché tali sistemi risultano nell’attualità accessibili a un vasto pubblico.

Oltre a questi modelli pubblici, altri esistono, ad esempio, nel campo della diagnostica per immagini o della radiologia.

Si è argomentato sulla necessità di un modello generativo multimodale aperto europeo, sviluppato congiuntamente, nonché conforme ai valori europei condivisi e alla disciplina UE.

Ciò si baserebbe:

  • sulla trasparenza dei dati di formazione,
  • su informazioni affidabili,
  • sulla protezione dei diritti dei creatori,
  • sulla protezione da pregiudizi, contenuti falsi o privi di significato,

con una chiara distinzione tra contenuti generati dall’uomo e quelli generati automaticamente.

Come azione a breve termine, le reti hanno proposto l’idea di lanciare una sfida europea dell’IA che fornirà a gruppi selezionati una capacità condivisa e un sostegno mirato, compresa la potenza di calcolo.

Un gruppo di ricercatori delle RE si è impegnato a riunirsi nelle prossime settimane per formulare tale iniziativa e presentarla alla Commissione UE.

Accesso al calcolo ad alte prestazioni (HPC)

Sussiste il riconoscimento della circostanza che l’infrastruttura HPC standard non è stata progettata per l’addestramento di grandi modelli di IA e che vi è la necessità di infrastrutture computazionali in grado di adattarsi e/o rispondere alle esigenze della ricerca sull’IA, come:

  • l’accesso a un’architettura adeguata (GPU),
  • una conservazione sufficiente per grandi quantità di dati di addestramento,
  • l’accesso per lo sviluppo su piccola scala.