Legal Italia, il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Sicurezza: dalle bodycam alle tutele per militari e poliziotti, le principali novità Redazione 07 April 2025 Italia, approvato dal Consiglio dei Ministri il Decreto Sicurezza, ecco le principali novità previste dal provvedimento Il Consiglio dei Ministri ha approvato, con una riunione breve, il Decreto Sicurezza. L’esecutivo avvertiva la necessità di avviare il prima possibile l’iter di questo provvedimento, sentito come urgente dalle forze politiche di maggioranza, per dare risposte sui temi di attualità trattati in esso. Adesso il Parlamento avrà 60 giorni di tempo per convertire in legge l’insieme di questi 34 articoli, che introducono più di 20 nuovi reati e alcune tutele in più per le forze dell’ordine e i militari. Il Cdm ha rimosso dal Decreto alcune norme che erano a rischio di incostituzionalità, sulle quali il Quirinale non era intenzionato a dare il suo appoggio. Tra queste, il carcere per le donne incinte (misura detta “anti-rom”) e il divieto di acquisto di una SIM telefonica per gli immigrati irregolari. Le principali novità per le forze dell’ordine partono innanzitutto dalle bodycam. Ora il personale di polizia in Italia potrà avere in dotazione questo strumento che è già in sperimentazione con altri funzionari in divisa, come i controllori dei treni. Ci saranno pene più severe per chi aggredisce poliziotti o militari e viene introdotta una tutela ulteriore per loro per processi che li coinvolgono. Gli agenti di polizia e i militari che dovessero essere indagati o imputati per fatti inerenti al servizio potranno continuare a lavorare e lo Stato sosterrà le loro spese legali, fino ad un massimo di diecimila euro per ogni fase del procedimento. Italia, ecco il nuovo Decreto Sicurezza approvato dal Consiglio dei Ministri: ora 60 giorni di tempo per farlo diventare legge Italia, il Consiglio dei Ministri approva il Decreto Sicurezza: dalle bodycam alle tutele per militari e poliziotti, le principali novità LEGGI ANCHE Sicurezza dei cittadini, la nuova strategia dell’UE Scompare l’obbligo per Pa, università, enti di ricerca, Rai, eccetera di fornire dati ai Servizi segreti, anche in deroga alla privacy. Ora si tratta di un atto facoltativo e regolato dalle norme sulla riservatezza. In caso di proteste pubbliche in Italia, l’aggravante per blocco o sabotaggio non si applica più a qualsiasi opera pubblica, ma solo alle infrastrutture dei settori energia, trasporti, telecomunicazioni e altri servizi pubblici. Per esempio quelli ferroviari, che sono stati di grande attualità negli ultimi mesi. Il nuovo Decreto Sicurezza, poi, inasprisce le pene per alcuni reati che sono già esistenti. Per esempio, l’occupazione abusiva di immobile, con procedure più rapide per lo sgombero. Poi anche contro la cannabis light e il suo utilizzo, contro le truffe agli anziani e contro il borseggio e accattonaggio minorile.