Smart Road Roma, scienza e tecnologia per la sicurezza stradale: presentato il Laboratorio della Polizia di Stato Redazione 12 April 2025 Sicurezza Presentato il Laboratorio della Polizia di Stato a Roma: l’obiettivo è migliorare, con la tecnologia e la scienza, la sicurezza stradale Il tema della sicurezza stradale è sempre più al centro delle politiche delle principali città italiane. E, con gli ultimi sviluppi della tecnologia, diventa una questione strettamente legata al processo di digitalizzazione delle città. A Roma, in Piazza del Popolo, è stato presentato il “Laboratorio centrale automotive analytics and forensics” della Polizia di Stato. L’obiettivo è quello di mettere la scienza e la tecnologia al servizio della sicurezza stradale. Alla conferenza di presentazione, moderata dal giornalista Filippo Gaudenzi, erano presenti il vice capo Vicario della Polizia Carmine Belfiore, il direttore centrale per la Polizia stradale, ferroviaria e Reparti speciali della Polizia di Stato, Renato Cortese, il direttore del Servizio Polizia stradale, Santo Puccia, il sostituto procuratore della Repubblica presso il tribunale di Roma, Vincenzo Palumbo e il pro rettore vicario dell’Università di Foggia, Donatella Curtotti. Roma, come funziona il Laboratorio della Polizia di Stato Roma, scienza e tecnologia per la sicurezza stradale: presentato il Laboratorio della Polizia di Stato LEGGI ANCHE Milano, Beppe Sala guarda cosa fanno in Francia: dietrofront sull’Area C Nell’incontro, come si legge sul sito della Polizia di Stato, sono state illustrate le attività del Laboratorio. Sarà capace di analizzare i dati recuperati dalle centraline elettroniche (le scatole nere) presenti nei veicoli moderni e dai filmati. Si potrà, così, ricostruire tridimensionalmente le dinamiche degli incidenti stradali per accertare con sempre maggior certezza le responsabilità dei veicoli e delle persone coinvolte. Ottimi i risultati finora conseguiti: Tra i recenti risultati finora conseguiti dal Laboratorio, si elencano 35 incidenti stradali complessi ricostruiti grazie ai dati estratti dalle centraline elettroniche; 18 attività di indagine condotte attraverso l’analisi dei dati recuperati dai sistemi integrati dei mezzi (infotainment) e dai dispositivi mobili e oltre 200 attività forensi realizzate dai 40 esperti che sono stati formati sul territorio nazionale.