YouPol, il successo dell’app della Polizia per segnalare i crimini

YouPol, il successo dell’app della Polizia per segnalare i crimini

YouPol è l’applicazione della Polizia di Stato nata nel 2017 che permette ai cittadini di segnalare in tempo reale episodi di bullismo, spaccio di stupefacenti e, dal 2020, anche violenze domestiche.

Quando e perché nasce YouPol

Un’app per contrastare crimini e violenze.

L’applicazione in questione è YouPol, nata nel 2017 con l’intento di rendere pratica e immediata la comunicazione fra cittadini e Polizia di Stato, allo scopo di prevenire e contrastare il fenomeno del bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti.

L’app YouPol è stata pensata per consentire alla cittadinanza di contribuire al miglioramento delle condizioni di sicurezza dell’intera comunità, nonché per tutelare i più giovani durante la delicata fase dell’adolescenza.

Nel 2020, in risposta all’aumento dei casi di violenza domestica durante la pandemia di Covid-19, è stata aggiunta su YouPol la funzionalità per segnalare questo tipo di reati.

La convivenza forzata ha, infatti, portato a una crescita esponenziale degli episodi di violenza, con prevalenza di quelli contro le donne da parte dei loro partner.

Come funziona l’applicazione

Accedendo all’app YouPol da smartphone o da tablet, gli utenti possono decidere, innanzitutto, di registrarsi alla piattaforma o di effettuare una segnalazione in forma anonima. Il passo successivo è trasmettere, in tempo reale, messaggi, immagini e video agli operatori della Polizia di Stato, similmente a quanto avviene nelle comuni applicazioni di messaggistica istantanea.

Il restyling della grafica e della tecnologia dell’app, ha aumentato le funzionalità della piattaforma.

Adesso, ad esempio, YouPol offre la possibilità di nascondere l’attività svolta con l’applicazione.

Questo aggiornamento è stato pensato principalmente per le vittime di violenza di genere.

In questo modo, chi subisce abusi può evitare di essere scoperto qualora il proprio dispositivo venga controllato.

La funzione di geolocalizzazione permette di individuare la posizione del segnalante e di visualizzare su una mappa l’ufficio di Polizia più vicino, consentendo anche all’utente di modificare il luogo dell’evento segnalato.

È stata inoltre introdotta la possibilità di allegare messaggi vocali alle comunicazioni.

Le segnalazioni inviate tramite YouPol arrivano direttamente alla sala operativa della Questura competente, che, dopo le verifiche necessarie, inoltra le informazioni al commissariato di riferimento per un intervento tempestivo.

Il video di presentazione di YouPol pubblicato sul canale youtube della Polizia di Stato

I numeri del 2024 di YouPol e l’attenzione dei media per l’app

Dal 2017, oltre 600.000 utenti hanno utilizzato l’app YouPol, solo nel 2024 sono pervenute più di 54.000 segnalazioni alle sale operative delle Questure.

Queste segnalazioni hanno spesso portato a denunce, indagini e controlli mirati sul territorio.

Il crescente utilizzo di YouPol ha attirato l’attenzione dei media, che hanno riportato numerosi casi di illeciti denunciati tramite l’app in questo inizio di 2025.

Giusto per citare alcuni episodi accaduti in questi primi giorni dell’anno: a Lugo (Provincia di Ravenna), una minorenne ha avuto il coraggio di riprendere il padre mentre picchiava la madre e ha caricato il video sulla piattaforma, portando all’arresto dell’uomo il giorno successivo.

In provincia di Macerata, un ventenne, dopo aver sparato colpi di pistola in strada e aver pubblicato il video sui social, è stato denunciato grazie alle segnalazioni ricevute tramite YouPol.

Recentemente, nel territorio barese un uomo è stato arrestato per maltrattamenti e rapina aggravata nei confronti della compagna, che aveva chiesto aiuto tramite l’app della Polizia.

È importante sottolineare che YouPol non sostituisce il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112 né la denuncia formale, ma rappresenta un mezzo alternativo per contattare rapidamente la Polizia di Stato.

È indubbio, però, che YouPol ha offerto a molte persone la possibilità di segnalare comportamenti illeciti con semplicità e sicurezza, favorendo l’emersione di situazioni che, in passato, venivano taciuti per motivi diversi.

Pasqualino Bruno