Smart Road Tech L'evoluzione delle Smart Cities in Italia nel 2024, progresso tecnologico e sfide future Laura Biarella 13 January 2025 Citizen Sicurezza Notizie correlate Legal Esg Smart City Expo, a Barcellona il congresso mondiale 2024 sulla città del futuro Editoriale Enforcement Smart city e inclusività, i pericoli per le persone sorde nelle città del futuro Enforcement XPRO Lo smart working può qualificare la residenza ai fini fiscali Nel 2024 il settore delle Smart Cities in Italia ha registrato dei notevoli step in avanti, con un consolidamento delle tecnologie e un crescente impegno nelle politiche di sostenibilità e digitalizzazione. Servizi pubblici Un aspetto fondamentale nell’evoluzione delle Smart Cities italiane è rappresentato dalla crescente digitalizzazione dei servizi pubblici. L’adozione di piattaforme digitali per la gestione delle risorse urbane, la raccolta dei rifiuti, il controllo del traffico e la gestione dell’energia è ormai una realtà consolidata. Milano, ad esempio, ha esteso l’uso delle tecnologie per il monitoraggio in tempo reale della qualità dell’aria, consentendo una gestione più efficiente delle risorse naturali e riducendo l’impatto ambientale. Milano e le altre città lombarde in cima ai ranking Milano si conferma il fiore all’occhiello delle smart cities italiane. Secondo il “City Vision Score 2024“, il capoluogo meneghino eccelle in settori come la smart economy e la mobilità sostenibile. Tra i progetti di spicco troviamo l’implementazione di sensori intelligenti per la gestione del traffico e un piano avanzato per la digitalizzazione dei servizi pubblici. Le iniziative in questione non soltanto riducono l’impatto ambientale, bensì migliorano l’esperienza quotidiana dei cittadini. Bergamo è risultata in cima all’indagine condotta da Il Sole 24 Ore che fotografa il benessere nei territori. Nella top ten ha trionfato il Nord-Est mentre le grandi città, al netto di Bologna che si è attestata in 9ª posizione, sono scese di diversi posti, Milano al 12, Firenze al 36, Roma al 59. Il Sud resta fanalino di coda, con Reggio Calabria in maglia nera, nonostante i segnali positivi registrati. Le città digitali emergenti Nonostante il processo di trasformazione in senso “smart” risulti ancora in fase di evoluzione, le città italiane, nel corso del 2024, hanno dimostrato una crescente attenzione all’integrazione di tecnologie innovative per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ottimizzando l’utilizzo delle risorse e affrontando le sfide globali. Ma non è soltanto la “capitale morale” d’Italia a guidare il cambiamento, bensì secondo l’ICity Rank 2024 altre città, quali Bologna, Padova e Firenze si distinguono per l’adozione di tecnologie digitali. Bergamo e Venezia, ad esempio, hanno introdotto piattaforme per la partecipazione civica che consentono ai cittadini di contribuire attivamente alle decisioni amministrative. Progetti innovativi e investimenti Il panorama italiano è arricchito da numerosi progetti innovativi. Tra i più significativi vi sono: Smart mobility, in alcune città sono stati introdotti veicoli elettrici e infrastrutture di ricarica intelligente, così favorendo una mobilità più sostenibile. Illuminazione pubblica intelligente, sistemi di illuminazione connessi e a basso consumo, che si attivano in base alle necessità, sono stati adottati in molte aree urbane. Monitoraggio ambientale, sensori per la qualità dell’aria e delle acque sono ormai una realtà in città come Torino e Genova, consentendo interventi tempestivi per la tutela dell’ambiente. Questi progressi sono stati resi possibili anche grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ha destinato oltre 10 miliardi di euro a iniziative legate alle smart cities. Sfide e opportunità Nonostante i successi registrati, ci sono ancora ostacoli significativi. La mancanza di competenze digitali e di risorse economiche limita l’implementazione di molti progetti, soprattutto nei piccoli comuni. Tuttavia, la crescente collaborazione tra enti pubblici e privati sta favorendo la diffusione di buone pratiche e l’accesso a tecnologie avanzate. Una delle principali sfide riguarda la necessità di investire in infrastrutture digitali più moderne e sicure. Secondo l’Osservatorio Smart City della School of Management del Politecnico di Milano, circa il 40% delle città italiane non dispone ancora di una rete di connettività adeguata per supportare i servizi intelligenti. Per lo stesso Osservatorio nel 2023 il mercato smart city ha raggiunto un miliardo di euro, +11% rispetto l’anno precedente, e il comparto della sicurezza e sorveglianza è quello che registra il maggior sviluppo di progetti per la smart city (65%). Un’altra sfida riguarda la gestione dei dati e la privacy dei cittadini. La digitalizzazione dei servizi pubblici e l’introduzione di tecnologie avanzate comportano un volume sempre maggiore di dati sensibili. In tal senso, le città italiane devono garantire la sicurezza informatica e rispettare le normative europee e interne. Focus sulla sicurezza urbana Tra le molteplici sfide affrontate dalle amministrazioni, la sicurezza urbana è senza dubbio un elemento cruciale per garantire la qualità della vita dei cittadini. Grazie all’integrazione di tecnologie avanzate, le smart cities italiane stanno ridefinendo il concetto di sicurezza, unendo innovazione, sostenibilità e partecipazione comunitaria. La sicurezza al centro delle città intelligenti La sicurezza urbana non riguarda solamente gli ambiti della prevenzione e la riduzione della criminalità, bensì pure la capacità di rispondere rapidamente a emergenze come incendi, inondazioni o incidenti stradali. Le smart cities italiane stanno implementando un ampio ventaglio di strumenti tecnologici per affrontare e gestire queste sfide: Videosorveglianza intelligente, sistemi di telecamere dotati di intelligenza artificiale (AI) sono in grado di analizzare i dati in tempo reale, identificando comportamenti sospetti o situazioni potenzialmente pericolose. Sensori IoT (Internet of Things), rilevano condizioni ambientali, come la qualità dell’aria, la temperatura o i livelli di rumore, e segnalano anomalie che potrebbero rappresentare un rischio per la sicurezza. App e piattaforme digitali, strumenti che consentono ai cittadini di segnalare problemi o emergenze direttamente alle autorità locali, migliorando la comunicazione e la tempestività degli interventi. Case studies Numerose città italiane hanno già adottato soluzioni innovative per migliorare la sicurezza urbana: Milano, ha introdotto un sistema di videosorveglianza avanzato, con telecamere collegate a una piattaforma centralizzata che utilizza l’AI per analizzare i flussi di traffico e rilevare comportamenti anomali. Bologna, ha sviluppato un servizio web che consente ai cittadini di segnalare problemi sul territorio, dalla sicurezza ai disservizi, garantendo una risposta rapida da parte delle autorità competenti. In alternativa, la segnalazione può essere inoltrata contattando gli uffici del Quartiere o i Reparti territoriali della Polizia locale. Sfide e opportunità Nonostante i progressi, lo sviluppo della sicurezza urbana nelle smart cities italiane presenta alcune sfide significative: Privacy e protezione dei dati, l’utilizzo massivo di telecamere e sensori solleva interrogativi sulla tutela della privacy dei cittadini. Costo delle tecnologie, implementare infrastrutture avanzate richiede investimenti significativi, spesso difficili da sostenere per le amministrazioni locali. Digital divide, non tutti i cittadini hanno accesso alle tecnologie necessarie per beneficiare a pieno dei servizi offerti dalle smart cities. Al contempo, queste sfide rappresentano anche opportunità per promuovere partnership tra pubblico e privato, sviluppare nuove competenze professionali e favorire una sempre più estesa inclusione sociale. Verso un futuro più smart se si investe in sicurezza L’evoluzione delle smart cities italiane è un processo in continua crescita, che richiede un equilibrio tra innovazione tecnologica, sostenibilità e rispetto dei diritti dei cittadini. Investire nella sicurezza urbana non significa solo proteggere le persone, ma anche creare ambienti in cui la comunità possa prosperare. Tramite il supporto delle tecnologie digitali e una governance attenta, le città italiane possono diventare modelli di eccellenza a livello internazionale. In un’epoca in cui la sicurezza è sempre più interconnessa con l’innovazione, l’Italia ha l’opportunità di guidare il cambiamento, trasformando le proprie città in luoghi più sicuri, inclusivi e sostenibili. Le smart cities italiane rappresentano, quindi, un riscontro concreto alle sfide dell’epoca attuale, come il cambiamento climatico e l’urbanizzazione crescente. L’innovazione tecnologica, unita a un approccio partecipativo, può trasformare le città in luoghi più vivibili e sostenibili. Ponendo lo sguardo al futuro, l’Italia presenta le carte in regola per continuare a essere protagonista in questo ambito, rafforzando la propria posizione nel panorama europeo e mondiale delle smart cities.
Editoriale Enforcement Smart city e inclusività, i pericoli per le persone sorde nelle città del futuro