Legge Bilancio 2025, quali sono le misure in favore dei Comuni

Legge Bilancio 2025, quali sono le misure in favore dei Comuni

Venerdì 27 dicembre alle 14, è prevista nell’Aula del Senato la discussione del bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2025 e bilancio pluriennale per il triennio 2025-2027, già approvato dalla Camera dei deputati (A.S. 1330). Ecco le disposizioni in favore dei Comuni.

Risorse finanziarie ai Comuni di frontiera

L’articolo 1, comma 101, novella alcune disposizioni della Legge n. 83/2023, di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera relativo all’imposizione dei lavoratori frontalieri, con Protocollo aggiuntivo e Scambio di Lettere, fatto a Roma il 23 dicembre 2020, e del Protocollo che modifica la Convenzione tra la Repubblica italiana e la Confederazione svizzera per evitare le doppie imposizioni e per regolare talune altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio, con Protocollo aggiuntivo, conclusa a Roma il 9 marzo 1976, con successive modificazioni.

La previsione non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Le Amministrazioni competenti dovranno provvedere all’attuazione nell’ambito delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.

Fondo per il contrasto alla povertà alimentare a scuola

I commi 105-106 dell’articolo 1, dispongono l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un Fondo destinato al contrasto della povertà alimentare a scuola, con una dotazione di 0,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e di 1 milione di euro a decorrere dall’anno 2027, destinato ai comuni individuati con il decreto di cui al medesimo comma, per l’erogazione di contributi a favore di nuclei familiari che a causa di condizioni oggettive di impoverimento durante l’anno scolastico non riescano a provvedere al pagamento delle rette previste per la fruizione del servizio di ristorazione scolastica nella scuola primaria.

La disciplina del Fondo è rinviata ad un successivo decreto ministeriale.

Ai relativi oneri si provvede a valere sul Fondo per le esigenze indifferibili emerse in corso di gestione, come rifinanziato dalla legge di Bilancio 2025.

Contributo ai comuni in deficit della Regione siciliana e della Regione Sardegna

L’articolo 1, comma 755, dispone un incremento, pari a 5 milioni di euro, da destinare al Fondo per il risanamento finanziario dei comuni della Regione Sicilia e alla Regione Sardegna.

Il comma 756 contiene la copertura finanziaria.

Sostegno economico ai comuni in dissesto

I commi da 775 a 778 dell’articolo 1 attribuiscono ai piccoli comuni in situazione di dissesto finanziario, per i quali l’organo straordinario di liquidazione non abbia ancora approvato il rendiconto della gestione, la facoltà di ricevere un’anticipazione, da destinare all’incremento della massa attiva della gestione liquidatoria per il pagamento dei debiti ammessi.

Interventi infrastrutturali per i comuni costieri calabresi e siciliani

L’articolo 1, ai commi 781-783, contempla interventi infrastrutturali a favore dei comuni costieri siciliani e calabresi capoluogo di provincia al di sotto dei 50.000 abitanti.

Le disposizioni prevedono interventi pari a 0,5 milioni di euro per l’anno 2025 e di 1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027.

Riduzione contributi ai comuni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale e del Fondo denominato “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”

I commi 799-800 dell’articolo 1 dispongono alcune riduzioni di spesa relativamente ai contributi destinati ai comuni per gli investimenti in progetti di rigenerazione urbana e del Fondo denominato “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.

Si interviene (comma 799) sull’articolo 1 della legge n. 160/2019, prevedendo alcune riduzioni di spesa. In dettaglio:

  • la lettera a) prevede una riduzione dei contributi per investimenti in rigenerazione urbana di cui all’articolo 1, comma 42, della citata legge n. 160/2019, assegnati ai comuni per 200 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2027 al 2030 per un totale di 800 milioni di euro;
  • la lettera b) prevede una riduzione dei contributi per spesa di progettazione a favore degli enti locali, a partire dall’annualità 2025 sino al 2031, assegnati agli enti locali ai sensi dell’articolo 1, comma 51, della citata legge n. 160/2019. Ancor più in particolare, i contributi riferiti al periodo 2025 sono ridotti di 200 milioni di euro e quelli riferiti al periodo 2026-2031 sono ridotti di 100 milioni di euro per ciascuna annualità, per un totale di 800 milioni di euro.

Si prevede la riduzione del fondo denominato “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, di cui all’articolo 1, comma 443, della legge n. 160/2019, a decorrere dall’annualità 2029 e fino al 2033.

Nel dettaglio, è prevista una riduzione di 53.036.470 euro per l’anno 2029, di 54.596.367 euro per l’anno 2030, di 54.635.365 euro per ciascuno degli anni 2031 e 2032 e di 51.281.588 euro per l’anno 2033, per un totale generale di circa 268 milioni di euro.

Per quanto attiene al Programma sopracitato, lo stesso è volto a finanziare alcuni interventi volti a ridurre il disagio abitativo aumentando il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, a rigenerare il tessuto socioeconomico dei centri urbani, a migliorare l’accessibilità, la funzionalità e la sicurezza di spazi e luoghi degradati.

Riduzione o soppressione di fondi per investimenti a favore dei comuni

Il comma 801 dell’articolo 1 dispone l’abrogazione del Fondo per investimenti a favore dei comuni, che era stato istituito dalla legge di bilancio 2020.

Il comma 802, lettera a), prevede il definanziamento del Fondo per la manutenzione delle opere pubbliche degli enti locali sciolti per infiltrazioni mafiose per un importo di 5 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2025.

Il comma 802, lettera b), prevede il definanziamento del Fondo per la progettazione degli enti locali per un importo globale di 89,9 milioni.

Disposizioni a favore dei comuni per la gestione dei beni confiscati

Per promuovere il recupero di beni immobili confiscati alla criminalità e acquisiti al patrimonio indisponibile degli enti locali, il comma 809 dell’articolo 1 assegna contributi per investimenti nel limite complessivo di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, ai comuni capoluogo di città metropolitana della Regione siciliana in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, che abbiano sottoscritto l’accordo per il ripiano del disavanzo e il rilancio degli investimenti.