Incidenti stradali, overview 2023 di ACI e ISTAT

Incidenti stradali, overview 2023 di ACI e ISTAT

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Il 2023 è caratterizzato dalla ritrovata stabilizzazione nella mobilità, ovviamente dopo la parentesi pandemica. 3.039 i deceduti a seguito di incidenti stradali, oltre 220.000 i feriti.

Incidenti stradali, il report condiviso da ACI e Istat

L’esame dei dati raccolti, ha portato i due enti a certificare valori in lieve aumento rispetto al 2022. Sicuramente per quanto attiene gli incidenti stradali e il numero di feriti, ma in diminuzione per le vittime.

In quest’ultimo caso, un cammeo a parte lo merita il conducente di monopattino (21 morti, 3.365 feriti) e di velocipide (212 vittime), purtroppo in aumento rispetto all’anno precedente.

Vittime in diminuzione nel complesso, ma in aumento tra anziani e bambini, e in forte calo sulle autostrade.

Le vittime, in generale, risultano concentrate nelle classi 20-29 anni e 45-59 anni per gli uomini, e oltre i 55 anni per le donne.

Gli utenti sicuramente più vulnerabili rappresentano il 50% dei morti sulle strade (49,3% nel 2022). L’indice di mortalità per i pedoni è pari a 2,6 ogni 100 incidenti per investimento, è quattro volte superiore a quello degli occupanti di autovetture (0,7%), il valore dell’indice di mortalità riferito ai motociclisti è di 2,4 volte superiore (1,6 morti ogni 100 incidenti).

Con uno sguardo più ampio, allargato all’UE, per ogni milione di abitanti si contano 45 morti per incidenti stradale. In Italia il rapporto conduce a 52 morti, significando il 19° posto nella triste graduatoria conseguente a livello continentale.

Sono segnalati l’omessa precedenza, la velocità non commisurata alle condizioni della strada e il mancato uso del casco, come i comportamenti più colpiti da sanzione. Ancora, mancata distanza sicurezza, comportamento azzardato del pedone. In calo, invece, il mancato utilizzo di cinture di sicurezza e sistemi di ritenzione.

Il costo sociale degli incidenti stradali con lesioni a persone, rilevati da Polizia Stradale, Polizia locale e Carabinieri, calcolato con parametri aggiornati da Istat e ACI nel 20232 , ammonta a quasi 18 miliardi di euro nel 2023 (1% del Pil nazionale). Se si considerano, infine anche i costi legati ai sinistri con soli danni alle cose (circa 4,3 miliardi di euro stimati da ANIA), si arriva ad una cifra pari a circa 22,3 miliardi di euro.

incidenti stradali

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Misure preventive e aspettative

Nel 2023 si assiste ad una stabilizzazione della mobilità e del traffico, si abbandonano quasi definitivamente le modalità di frequenza a distanza per la scuola e l’università, lo smart working rimane, ma in versione ridotta, sia nel settore privato, che per la Pubblica Amministrazione.

A fronte dio ciò (693.2 auto ogni 1000 ab.) si assiste a un utilizzo costante dei mezzi di micromobilità, stante divario nord-sud, per servizi offerti.

Per il decennio 2021-2030 gli obiettivi europei sulla sicurezza stradale prevedono il dimezzamento del numero di vittime e feriti gravi entro il 2030, rispetto all’anno di benchmark (fissato al 2019) e il monitoraggio di specifici indicatori di prestazione (Key Performance Indicators):

  • velocità;
  • uso dei sistemi di protezione (casco, cinture di sicurezza, seggiolini per bambini);
  • uso di sostanze stupefacenti e alcoliche;
  • livello di sicurezza del parco veicolare e rete stradale;
  • distrazione alla guida;
  • efficienza sistemi di soccorso nel caso di incidenti stradali.

Si rimane in attesa di vedere i risultati futuri, a seguito delle variazioni al codice della strada, seppur ancora in itinere, e dell’impatto sulle strade urbane del limite a 30 km.

Silvestro Marascio