Esg Paesi Bassi, con il programma CycleOn la bicicletta è più sicura anche per gli anziani Emiliano Ragoni 09 July 2024 Sostenibilità Notizie correlate Smart Road Monza diventa Smart e inclusiva grazie al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile Esg Il virtuosismo del Comune di Firenze: paga i cittadini che usano la bicicletta Smart Road Smart City: il monitoraggio del traffico pedonale grazie all’AI, la soluzione intelligente dell’Enea Il programma CycleOn, avviato nel 2018, punta a punta rendere l’utilizzo della bicicletta più sicuro per le persone anziane. Punta forte sulla sicurezza e prevede tutta una serie di corsi di formazione che prevedono la partecipazione attività della comunità e delle associazioni locali I Paesi Bassi, in virtù della sua conformazione geomorfologica, è un Paese perfetto per l’utilizzo della bicicletta, che in effetti rappresenta un importante mezzo di trasporto per tutta la popolazione locale. Oltre alle piste ciclabili, sempre più accessibili e interconnesse, i Paesi Bassi hanno studiato un modo per rendere l’utilizzo di questo mezzo di “mobilità dolce” ancora più inclusivo. Nello specifico, la preoccupazione dell’amministrazione locale è quello di rendere l’utilizzo della bicicletta sicuro anche per le persone anziane. Bici più sicura per tutti, anche per gli anziani Il ciclismo, oltre ai benefici sull’ambiente, contribuisce a mantenere le persone in forma, tuttavia, gli anziani sono tra le persone più a rischio nell’impiego di questo mezzo di trasporto. Secondo alcune recenti statistiche, il numero di ciclisti anziani feriti in incidenti è aumentato drasticamente negli ultimi 25 anni, con un 40% nel periodo 2013-2022 (nel 2022 88.800 ciclisti nei Paesi Bassi sono finiti al pronto soccorso, di questi 57.000 hanno riportato lesioni gravi). Come fare quindi per rendere più sicuro l’impiego della bici anche per queste persone? La risposta si chiama CycleOn, un programma avviato nel 2018 e intitolato “non scendere, ma continua a pedalare”, che mira a garantire l’inclusione degli anziani nella rete ciclabile olandese, motivandoli a continuare a godere dei benefici per la salute e il piacere della bicicletta, concentrandosi sulla sicurezza. La priorità è la sicurezza stradale La sicurezza stradale è stata la motivazione principale per l’avvio del progetto, con un’attenzione particolare al cambiamento dei comportamenti piuttosto che alle infrastrutture. Secondo le proiezioni dei Paesi Bassi, è previsto che il numero di lesioni stradali gravi tra i ciclisti in incidenti unilaterali aumenterà dell’80% nel periodo 2018-2040, con gli over 65 sono considerati un importante categoria a rischio. Il programma CycleOn è in corso da cinque anni e prevede la collaborazione con province e comuni di tutti i Paesi Bassi, oltre che con molti partner, come organizzazioni ciclistiche, gruppi sportivi locali, meccanici di biciclette, fisioterapisti, organizzazioni che supportano gli anziani e organizzazioni sociali o religiose, come la chiesa o i club di bridge. Il fine è quello di organizzare interventi e attività che incoraggiano gli anziani ad andare in bicicletta e aiutandoli a migliorare la propria sicurezza stradale. Fietsersbond (Unione nazionale dei ciclisti), mediante la cooperazione strategica con l’ufficio del programma CycleOn, ha fornito un supporto ai comuni locali, attraverso corsi di formazione sulla bicicletta. Il governo olandese facilita questi interventi fornendo materiali, risorse, informazioni e formazione. L’attuazione del progetto, tuttavia, è fortemente decentralizzata, con i comuni che hanno grande libertà e spazio per la creatività nella realizzazione del progetto. Mentre la Veilig Verkeer Nederland (Associazione olandese per la sicurezza stradale) ha previsto la cooperazione strategica con l’ufficio del programma CycleOn, organizzando dei corsi sulla sicurezza. Il CycleOn Day Uno degli eventi più popolari del programma è il CycleOn Day. Si tratta di un grande raduno di persone con una forte attenzione alle attività sociali. La giornata coinvolge molti partner locali, come i meccanici di biciclette che installano specchietti gratuiti, effettuano la manutenzione delle biciclette, promuovono l’uso del casco e danno consigli, ad esempio per avere la sella a un’altezza adeguata. I rappresentanti del sindacato dei ciclisti, Fietsersbond, organizzano divertenti quiz sulle regole della strada, i fisioterapisti insegnano esercizi di mobilità che le persone possono fare a casa e vengono presentate diverse biciclette, come tricicli, e-bike e cargo bike. CycleOn ha mappato una rete di percorsi ciclabili sicuri e accessibili per i ciclisti anziani, fornendo così un’importante risorsa per godersi in piena sicurezza passeggiate in bicicletta più lunghe. Questi percorsi sono lunghi circa 25 km, con ampie piste ciclabili, molto verde e senza interazioni pericolose. Attualmente è stata creata una rete di circa 70 percorsi di questa tipologia. CycleOn: che punto siamo dopo 4 anni? Il programma CycleOn è cresciuto fortemente dal suo inizio nel 2018 ed è in grado di raggiungere i ciclisti anziani a livello locale. Si concentra sull’aumento della sicurezza delle biciclette, ma presta sempre più attenzione a mantenere gli anziani socialmente attivi e coinvolti. Questa combinazione sembra funzionare bene. Questo è emerso dalla ricerca del Mulier Institute. Ogni anno, l’ufficio programmi nazionale organizza un congresso CycleOn per tutti coloro che lavorano e contribuiscono a CycleOn. Offrono inoltre incontri trimestrali alle province e alle municipalità. Il sito web www.doortrappen.nl costituisce la piattaforma per l’intera comunità. La crescita e l’evoluzione del programma Cycle On In Italia? Questa tipologia di progetto è perfetta anche in Italia dove l’utilizzo della bicicletta da parte delle persone anziane non è troppo diffuso e, soprattutto, prevede una forte disparità tra nord, centro e sud. Al nord e al centro Italia, anche per la presenza di un territorio più favorevole, le piste ciclabili sono più numerose. Discorso opposto per quanto riguarda il sud Italia. Oltre ad accelerare la costruzione delle piste ciclabili è necessario fare dei corsi di formazione e informazione, che prevedano il coinvolgimento attivo anche degli automobilisti. Quest’ultima categoria, infatti, non risulta ancora totalmente sensibilizzata verso quello che è il comportamento da tenere in caso di presenza di ciclisti su strada. La bicicletta è il miglior mezzo di trasporto possibile da utilizzare in città, ma occorrono programmi ad ampio respiro puntando forte sulla sicurezza. Statistiche alla mano, infatti, sono ancora troppo numerosi il numero di incidenti mortali che coinvolgono questa categoria di utenti della strada. Emiliano Ragoni
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