ANAC & appalti, nuove indicazioni

ANAC & appalti, nuove indicazioni

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Tra i servizi offerti dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) è presente la PCP: la Piattaforma Contratti Pubblici. Strumento utile per l’immediata digitalizzazione e condivisione delle informazioni con l’amministrazione centrale.

Digitalizzazione e deroghe

La digitalizzazione degli appalti non è sicuramente argomento nuovo.

Non può apparire come novità neanche la grande varietà di contratti in essere e la pletora di stazioni appaltati esistenti.

Come anticipato in più occasioni, il mondo degli appalti e della contrattualistica conseguente è ricca di innovazioni giornaliere.

In taluni casi, queste, sono frutto della variabilità tipica del diritto: giudicati nel frattempo intervenuti e normazione in fieri, anche di taglio sovranazionale.

In altri casi, invero, le modifiche intervengono per mera necessità.

Si fa seguito a una sorta di do ut des, tra i vari soggetti protagonisti, sempre nell’ottica di un’equilibrata, e logica, amministrazione della “cosa pubblica” (almeno, sempre, auspicata, ndr).

ANAC e nuove indicazioni

Il Presidente dell’Autorità Nazionale anticorruzione (ANAC), con proprio comunicato, sul finire di giugno, dettaglia alcune indicazioni.

Queste sono delle deroghe, che interessano gli affidamenti sotto soglia dei 5000 euro, ma non solo; nella fattispecie:

è prorogata fino al 31 dicembre 2024 la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma PCP dell’Autorità:

  • per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alle PAD. al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza. Non è consentito, dunque, l’inserimento ex post dei dati e delle informazioni relativi agli affidamenti;
  • per l’adesione ad accordi quadro e convenzioni i cui bandi siano stati pubblicati entro il 31/12/2023 con o senza successivo confronto competitivo; tale possibilità viene estesa fino al 31/12/2024 anche agli accordi quadro e convenzioni pubblicati dal 1/1/2024;
  • per la ripetizione di lavori o servizi analoghi ai sensi dell’articolo 76, comma 6, del codice previste dalla documentazione di gara originaria relativa a procedure pubblicate prima del 31/12/2023;
  • per le fattispecie di cui alla Delibera n. 584 del 2022, che ha sostituito ed integrato la Delibera n. 214 del 2022″.

Ovviamente, il Presidente ANAC, Busia, nel prendere atto che tale modifiche sono introdotte per favorire il periodo di transizione, quindi sono ovviamente momentanee, richiama le nuove funzionalità introdotte sulla piattaforma gestita dalla propria Autorità.

D’altronde, l’intervento in commento, è originato da una nota del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Questa, pervenuta ad ANAC lo scorso 26 giugno 2024, interessa la richiesta di valutare l’opportunità di slittare i termini d’utilizzo della piattaforma.

La richiesta è quindi frutto di quel do ut des prima richiamato. Con soggetti aggregatori che segnalavano la necessità di assicurare il regolare svolgimento delle procedure di acquisizione delle forniture e dei servizi.

In particolare, facendo riferimento anche ad appalti e convenzioni pubblicati già dal 01 gennaio 2024.

Sostanzialmente, l’obiettivo della richiesta era l’estensione di quel regime transitorio che è già stato accordato dalla delibera 582/2023, oggetto anche di apposita intesa con il dicastero dei trasporti.

In conclusione, ANAC si dimostra ancora una volta attenta ai processi di digitalizzazione che, di fatto, sono la spinta propulsiva che l’amministrazione pubblica dovrebbe avere – anche con ottica PNRR – mantenendo il ruolo di raccordo tra amministrazioni centrali e periferiche. 

Silvestro Marascio