New York, l’inclusione parte dalla condivisione degli spazi pubblici

New York, l’inclusione parte dalla condivisione degli spazi pubblici

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ll sindaco della Grande Mela, Eric Adams, è riuscito a migliorare la sicurezza degli spazi pubblici, a seguito di una serie di strategie e della nomina del primo Chief Public Realm Officer della città

Una sana fruizione degli spazi pubblici è funzionale per rendere più sana, inclusiva e vivibile una città.

Progettare correttamente e rendere sicuri degli spazi che sono accessibili a tutti non è semplice, ma esistono degli esempi virtuosi che possono essere seguiti.

È questo il caso del sindaco di New York, Eric Adams, che ha condiviso un report “Realm of Possibility: 15 Modi in cui NYC sta Migliorando gli Spazi Pubblici per i Newyorkesi”, dove vengono messe in evidenza le strategie messe in atto per rendere più sicuri gli spazi pubblici.

L’importanza della Chief Public Realm Officer

Il primo tassello messo in atto da Adams è stata la nomina del primo Chief Public Realm Officer della città, Ya-Ting Liu, figura preposta alla progettazione degli spazi pubblici.

New York è una metropoli da 8,8 milioni di persone, importante meta turistica, un luogo dove le aree di condivisione sono fondamentali, perché costituiscono un vero e proprio “collante” che spinge le persone a crescere le loro famiglie.

“Gli spazi pubblici a New York City sono più di semplici luoghi fisici; sono il cuore e l’anima della vita urbana. Questi spazi condivisi offrono un santuario nel mezzo del trambusto, un palcoscenico per interazioni spontanee e una tela dove convergono l’energia eclettica della città” ha dichiarato il Chief Public Realm Officer Ya-Ting Liu.

Lo spazio pubblico è la spina dorsale della città

Con la costante supervisione dell’amministrazione locale e dello Chief Public Realm Officer, le azioni che sono state predisposte hanno avuto come obiettivo quello di rendere più sicuri, vivibili e inclusivi gli spazi pubblici.

Tra le azioni messe in atto possiamo annoverare la rimozione delle oltre 9.000 tettoie sui marciapiedi, attraverso il piano Get Sheds Down, che ha  rimosso le vecchie e antiestetiche strutture di impalcature che bloccano la luce e creavano condizioni poco sicure per i pedoni.

Poi chiaramente un’efficace progettazione degli spazi pubblici non può non passare dalla crescita e dal miglioramento degli spazi verdi.

In questo anno fiscale sono stati piantati oltre 15mila alberi, con l’obiettivo di piantare un albero in ogni posizione idonea in quartieri vulnerabili al calore entro il 2027.

Gli alberi, oltre a essere importanti nella riduzione dei gas climalteranti, contribuiscono anche alla sicurezza ambientale riducendo il calore urbano.

Un altro importante tassello è costituito dal piano Ur In’ Luck che aggiungerà 46 nuovi bagni e ne ristrutturerà 36, oltre a semplificare la localizzazione delle strutture igieniche esistenti tramite una nuova funzione di Google Maps.

L’accesso ai bagni pubblici è essenziale per la sicurezza e la dignità dei cittadini, oltre che dei turisti.

La gestione di marciapiedi

Il Curb Management Action Plan ha come priorità l’uso pubblico dello spazio dei marciapiedi, espandendo il programma Summer Streets ai cinque quartieri e lanciando nuovi eventi festivi organizzati presso gli spazi pubblici.

Le azioni messe in atto prevedono poi la costruzione di nuovi parchi pubblici, e la trasformazione dei cortili scolastici in parchi giochi accessibili dopo l’orario scolastico.

L’amministrazione mette su piatto 24,8 milioni di dollari per costruire nuovi skate park a Brooklyn e nel Bronx.

Meno burocrazia

L’amministrazione di New York per accelerare la costruzione di nuovi spazi pubblici ha predisposto un incubatore, incaricato di completare i progetti nelle comunità svantaggiate entro cinque anni.

Verranno utilizzati nuovi metodi di consegna dei capitali per ridurre tempi e costi, assicurando spazi sicuri e accessibili per tutti.

Fondamentale è la collaborazione pubblico-privata per valutare e guidare gli investimenti negli spazi pubblici basati su impatti economici, ambientali e sanitari, inclusa la sicurezza.

Il modello di New York è replicabile anche in Italia?

Le nostre città hanno sicuramente bisogno di una ri-progettazione degli spazi pubblici.

È necessario tanto nelle città del nord che, soprattutto, in quelle del centro e del sud.

Oltre all’aumento del numero di parchi pubblici, è opportuno attuare e consolidare il partenariato pubblico-privato, con sforzi congiunti tra pubblica amministrazione e soggetti privati.

Snellire la burocrazia, sviluppando interessanti opportunità di investimento per le aziende private costituisce un tassello fondamentale per la buona riuscita di questa tipologia di progetti.

Inoltre, per progettare efficaci spazi pubblici bisogna tenere conto delle esigenze di tutti i cittadini, dando la priorità ai quartieri e alle comunità svantaggiate.

Solo attraverso l’inclusione di tutti si possono progettare spazi verdi utili a tutta la comunità, con benefici diretti ai cittadini.

Emiliano Ragoni