Enforcement Proteggere la propria auto dai ladri "digitali" Monica Di Sante 07 June 2024 Safety & Security La situazione dei furti auto in Italia continua a rappresentare una preoccupante realtà criminale che richiede un intervento deciso e coordinato da parte delle autorità competenti. Secondo le statistiche, il numero di furti auto nel nostro Paese è in costante aumento, causando non solo danni economici ma anche un senso diffuso di insicurezza tra i cittadini. Al di là del mercato parallelo di auto di provenienza furtiva e di parti di ricambio, vi è la mancanza di serenità e la costante paura di vedersi privati del proprio bene, talvolta l’unico mezzo di locomozione in famiglia e dove, per questioni economiche anche legate all’essere monoreddito, non c’è la possibilità di vedersi tutelati da una polizza contro il furto. A questo si aggiunga la scarsa possibilità di successo nel rinvenimento la propria auto. I veicoli rubati vengono spesso smontati e le loro parti rivendute per pezzi di ricambio o esportate illegalmente all’estero, rendendo difficile, non solo il recupero, ma anche l’individuazione e punizione dei responsabili. Le regioni più colpite sono quelle del Nord Italia, in particolare la Lombardia, a cui fa seguito l’Emilia-Romagna e il Veneto. Bisogna anche dire che, d’altra parte, le Forze dell’Ordine lavorano per contrastare questo ingravescente fenomeno intensificando i controlli sul territorio, potenziando la sorveglianza nelle zone ad alto indice di rischio e promuovendo campagne di sensibilizzazione per la prevenzione di questo odioso crimine. Ma tutto ciò non è sufficiente. E’ necessario un impegno maggiore da parte di tutti i soggetti coinvolti, inclusi i cittadini, perché anch’essi devono adottare delle misure di sicurezza adeguate per proteggere i propri veicoli e ridurre così il fenomeno. Per affrontare efficacemente questa situazione, è fondamentale, quindi, agire congiuntamente su più fronti: potenziare la cooperazione tra le istituzioni, implementare le strategie di contrasto in modo integrato, promuovere una maggiore consapevolezza sulla gravità del problema da parte della cittadinanza. Solo attraverso un impegno congiunto, unito a una maggiore vigilanza, sarà possibile incidere positivamente sul numero di furti e garantire una maggiore sicurezza per tutti coloro che si trovano a circolare sul nostro territorio. L’informazione come strumento di contrasto e collaborazione Mentre i primi punti attengono all’assunzione di precise responsabilità delle Istituzioni chiamate a redimere il problema, il terzo punto, l’informazione, rappresenta un potente strumento per contrastare fenomeni negativi e favorire la collaborazione tra individui e istituzioni. Chiunque può cimentarsi e può contribuire alla disseminazione di buone prassi anti crimine, partendo da alcuni accorgimenti appresso indicati. Attraverso una corretta diffusione di dati e notizie, è possibile sensibilizzare l’opinione pubblica, promuovere la trasparenza e costruire una società più consapevole e partecipe. In questo modo, la conoscenza orientata può determinare comportamenti più appropriati, come, ad esempio, l’adoperarsi per cercare di lasciare il proprio veicolo in condizioni non appetibili per un predatore d’auto. È importante, perché sia fruibile, che l’informazione sia accessibile a tutti e che venga comunicata in modo chiaro e comprensibile. Campagne di sensibilizzazione al problema potrebbero essere uno strumento utile per diffondere buone prassi volte a scoraggiare i ladri d’auto. Grazie a un giornalismo responsabile e imparziale, è possibile contrastare la diffusione di fake news e garantire ai cittadini di avere accesso a fonti affidabili. È compito di tutti noi contribuire alla diffusione di informazioni accurate e verificabili, per favorire la crescita e lo sviluppo di una comunità fondata sulla condivisione e la solidarietà. Quali sono le tecniche più comuni utilizzate dai ladri digitali per rubare un’auto? Due sono essenzialmente i modi utilizzati dal ladri per rubare le auto attraverso la centralina universale: la prima modalità vede il ladro d’auto rompere il cilindretto di accensione, aprire successivamente il cofano motore per staccare i cavi collegati alla centralina, per applicarli a una centralina vergine con immobilizer (un sistema antifurto di serie che evita che un motore sia avviato senza che venga Inserita la chiave corretta) disattivato; la seconda è più digitale perché utilizza la porta Obd (On Board Diagnostic), quella che permette ai meccanici di collegare strumenti di diagnostica per trovare più velocemente malfunzionamenti. Le potenzialità della porta obd vengono, in questo caso, sfruttate da quegli autori più tecnologicamente all’avanguardia. Per questo, alcune case automobilistiche hanno realizzato apparecchiature elettroniche che una volta inserite nel sistema di diagnostica dell’auto hanno lo scopo di impedire la disattivazione dell’immobilizer. Tra le tecniche, oggi più comuni, utilizzate dai ladri digitali per introdursi nell’auto senza rompere il finestrino è l’hacking delle chiavi remote, ovvero l’intercettazione del segnale di apertura/chiusura dell’auto. In altre parole, si utilizzano dispositivi di clonazione sia per aprirla che per avviarla. Vi sono anche altri rischi legati al furto digitale di auto Non vi è solo l’appropriazione del mezzo, oggi i più evoluti malintenzionati praticano anche altre tecniche di frode. Il phishing è una tecnica di attacco informatico volto a ottenere dei dati sensibili come le credenziali dell’account del proprietario dell’auto. In questo caso, costoro potrebbero ricevere false email, apparentemente provenienti dal produttore dell’auto, con le quali si chiede loro di aggiornare le informazioni di accesso o di verificare l’account, il tutto allo scopo di ottenere informazioni specifiche sul veicolo, come il numero di identificazione dell’auto o i dettagli delle funzioni connesse. Molte auto moderne, collegandosi a servizi cloud per vari scopi, come aggiornamenti software, tracciamento GPS e diagnostica, potrebbero diventare un facile bersaglio di hacker, i quali potrebbero addirittura arrivare a manipolare le funzioni del veicolo. Infatti, l’altra attività criminale consiste nell’Hacking dei sistemi informatici dell’auto per ottenere il controllo a distanza. Questa azione può condurre a conseguenze altamente pericolose perché l’auto rimane in balia del criminale. Come proteggere il veicolo dai ladri digitali. Quali sono le misure di sicurezza aggiuntive che posso adottare per proteggere la mia auto? Proteggere la propria auto dai ladri digitali è, quindi, di fondamentale importanza se non si desidera subire, oltre il furto del proprio mezzo, anche l’appropriazione indebita di dati personali e sensibili presenti nel sistema di bordo del veicolo. Di qui, la necessità di adottare alcuni accorgimenti per proteggere la propria auto dai ladri digitali; sono attività semplici, nient’affatto elaborate, basta conoscerle e applicarle con rigore: mantenere il sistema di bordo aggiornato assicurandosi di installare regolarmente gli aggiornamenti del software del veicolo per proteggere da vulnerabilità e bug che potrebbero essere utilizzati da hacker come “porte” di attacco; utilizzare password sicure: proteggere l’accesso al sistema di bordo dell’auto con una password forte e unica per prevenire l’accesso non autorizzato; disattivare la connessione wireless: se possibile, disattivare la connessione wireless del veicolo quando non è necessaria al fine di ridurre il rischio di accessi non autorizzati; utilizzare dispositivi di sicurezza: installare dispositivi di sicurezza aggiuntivi come un firewall per proteggere il sistema di bordo dell’auto da attacchi informatici; non condividere informazioni sensibili: è buona norma evitare di condividere informazioni sensibili o personali tramite il sistema di bordo dell’auto per ridurre il rischio di furto di identità. Seguendo questi consigli è possibile proteggere la propria auto dai ladri digitali e mantenere al sicuro le informazioni personali e sensibili presenti nel veicolo. In aggiunta, per proteggere la sottrazione fisica di questo bene è consigliabile utilizzare dispositivi di sicurezza aggiuntivi come antifurti e sistemi di localizzazione GPS, evitare di lasciare oggetti degni di interesse visibili all’interno dell’auto per non attirare l’attenzione dei malintenzionati. Procedere, ogni tanto, alla verifica delle condizioni dell’auto non è nient’affatto esagerata, come ad esempio, prima di salirvi verificare se ci sono segni di effrazione o manomissione, se è possibile che vi siano stati installati dispositivi di tracciamento o di accesso remoto. In caso di sospetto furto digitale, è consigliabile disattivare immediatamente qualsiasi dispositivo di accesso remoto o di tracciamento sull’auto, quindi contattare il produttore per segnalare questa possibilità richiedendo assistenza per proteggere il veicolo e prevenire futuri attacchi. Solo in questo modo si può impedire ai malintenzionati di accedere e controllare il veicolo. È importante anche cambiare le password di tutti i dispositivi di accesso remoto collegati all’auto, come ad esempio l’app per il blocco e lo sblocco delle porte o il sistema di avviamento remoto. Certo, non è facile per chiunque ma in fase di manutenzione può essere richiesto questo ausilio. Monica Di Sante