Il Consiglio dei Ministri chiama alle urne l’8 e 9 giugno 2024

Il Consiglio dei Ministri chiama alle urne l’8 e 9 giugno 2024

Il Consiglio dei Ministri fissa l’election day per europee ed amministrative 2024, oltre ad adottare provvedimenti per la cybersicurezza, l’assistenza agli anziani, la trasparenza delle attività benefiche e la realizzazione di impianti agrivoltaici.

Sabato 8 e domenica 9 giugno 2024 sarà election day con gli italiani chiamati ad esprimere il proprio voto per le elezioni europee e quelle amministrative.

Lo ha stabilito il Consiglio dei Ministri, che nella riunione del 25 gennaio a Palazzo Chigi ha anche dato via libera ai tre mandati per i sindaci dei Comuni che contano tra i 5.000 e i 15.000 abitanti, eliminando ogni limite per quelli sotto i 5mila.

Tutto invariato per i centri urbani con più di 15.000 abitanti, dove il terzo mandato è ammesso se uno dei precedenti è durato meno di due anni e mezzo.

Solo per questa tornata elettorale, nei Comuni con meno di 15.000 abitanti chiamati ad eleggere sindaco e consiglio comunale risulteranno eletti tutti i candidati in lista e il sindaco ad essa collegato con un totale di preferenze pari almeno al 50% dei votanti e al 40% degli elettori.

Dal Consiglio dei Ministri più cybersicurezza con nuovi obblighi per la P.A.

Il Governo ha anche approvato un disegno di legge che mira a rafforzare la sicurezza dei sistemi informatici nazionali e a combattere i reati online, potenziando le funzioni e la capacità di intervento dell’ACN – Agenzia per la cybersicurezza nazionale.

Viene introdotto l’obbligo di segnalare e notificare ogni “incidente” informatico per i seguenti soggetti pubblici e le relative società in house:

  • Pubbliche Amministrazioni centrali individuate dall’ISTAT
  • Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano
  • Comuni con più di 100.000 abitanti
  • Capoluoghi di regione
  • Società di trasporto pubblico urbano con bacino di utenza di oltre 100.000 abitanti
  • Aziende sanitarie locali

Sanzioni per le Amministrazioni inadempienti

Gli uffici che non notificano all’ACN un singolo episodio sono soggette di possibile ispezione per 12 mesi.

In caso di recidiva, gli enti incorrono in una sanzione tra i 25.000 e i 125.000 euro.

Per i dipendenti responsabili, l’inadempienza può costituire causa di responsabilità disciplinare ed amministrativo-contabile.

Le Direzioni hanno 15 giorni di tempo dalla ricezione della segnalazione dell’ACN su specifiche vulnerabilità per adottare gli interventi indicati dalla stessa Agenzia.

I soggetti precedentemente elencati devono individuare una struttura che si ponga come contatto unico con l’ACN e che delinei le attività necessarie per il rafforzamento della resilienza delle pubbliche amministrazioni in materia di cybersicurezza.

Il Consiglio dei Ministri interviene sulla beneficenza

Nella vendita di prodotti con annessa raccolta di proventi per iniziative solidali, i produttori di beni e i soggetti che li promuovono devono indicare su ogni confezione il destinatario delle risorse raccolte, la loro finalità e la quota percentuale sul prezzo destinata a scopi benefici.

Vanno comunicati i dettagli della promozione all’Autorità Garante per la Concorrenza e il Mercato, compresa la data di versamento al beneficiario dell’importo raccolto.

Le sanzioni amministrative variano tra i 5.000 e i 50.000 euro, la cui metà è destinata a finalità solidaristiche.

Sono escluse da questo provvedimento le attività predisposte da enti non commerciali, per i quali rimane il riferimento del Codice del Terzo Settore. 

Anziani tutelati

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che introduce disposizioni in materia di politiche in favore delle persone anziane, in attuazione della legge n. 33 del 23 marzo 2023.

Il Governo potenzia così la prevenzione della fragilità delle persone anziane, favorendone la salute e l’invecchiamento attivo anche attraverso la promozione del turismo lento o l’inserimento in organizzazioni formative e di volontariato.

A tutela degli anziani, sono incrementati gli strumenti di sanità preventiva e di telemedicina a domicilio, con nuove forme di domiciliarità e di coabitazione solidale.

Il CdM ha previsto anche un fondo per favorire la mobilità delle persone più fragili con i servizi di trasporto pubblico locale, incentivandone perfino l’alfabetizzazione informatica e l’accesso ai servizi digitali.

Nei PUA – Punti Unici di Accesso, agli anziani è offerta una valutazione multidimensionale per l’orientamento e l’accesso ai servizi sanitari e sociali.

Assegno di assistenza anziché indennità di accompagnamento

Dal 2025 scatterà un biennio sperimentale di una prestazione universale (PU) composta da una quota fissa monetaria e da una quota integrativa, definita “assegno di assistenza”, finalizzata all’acquisto di servizi per il supporto delle persone anziane non autosufficienti e destinata a sostituire l’indennità di accompagnamento.

La quota fissa corrisponderà all’attuale indennità di accompagnamento (527,16 euro mensili), mentre la quota integrativa è di 850 euro mensili, in remunerazione delle attività di cura e assistenza svolte da lavoratori domestici.

Il limite massimo di spesa annua per l’Erario a riguardo è fissato a 300 milioni di euro.
La prestazione sarà erogata dall’INPS con i seguenti requisiti: 

  • un’età di almeno 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, definito dall’INPS sulla base di determinati indicatori;
  • un valore ISEE per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a euro 6.000.

Quattro nuovi impianti agrivoltaici in Puglia

D’intesa con il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il Consiglio dei Ministri ha dato il placet, con valore di valutazione di impatto ambientale (VIA), alla realizzazione di quattro impianti agrivoltaici nel Salento e alle relative opere di connessione alla RTN:

  • Cluster Lopez” nei Comuni di Brindisi e Mesagne (BR);
  • ASC03” nei Comuni di Ascoli Satriano (FG), Deliceto (FG), Candela (FG) e Melfi (PZ);
  • Mezzanelle” nei Comuni di San Paolo di Civitate (FG) e Apricena (FG);
  • Troia San Giusta” nei Comuni di Foggia e Troia (FG).

Proroga dell’emergenza per le alluvioni del 2022

Su proposta del Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, il Governo ha deliberato la proroga di un anno dello stato di emergenza per gli eventi meteorologici eccezionali che hanno devastato l’Emilia Romagna tra ill 22 novembre e il 5 dicembre 2022.

Il provvedimento riguarda in particolare i Comuni di Comacchio, Goro e Codigoro, in provincia di Ferrara, nonché i Comuni di Cesenatico, Gatteo e Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena e di Ravenna.

Marco Perugini