UE, definite le scadenze per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto

UE, definite le scadenze per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto

Muoversi nella maniera migliore, più conveniente e soprattutto più sostenibile: con questa premessa, lo scorso dicembre, Consiglio e negoziatori del Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio su un regolamento rivisto riguardante gli orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea di trasporto (TEN-T), seguendo nel farlo le direttive del Green Deal europeo che ha come scopo quello di rendere l’UE neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050.

“L’Europa ha bisogno di una rete di trasporti che risponda ai problemi di mobilità dei nostri cittadini e delle nostre imprese, sia sostenibile e resiliente, e che costruisca un ponte con i nostri vicini, in particolare Ucraina, Moldavia e Balcani occidentali. Ora siamo attrezzati per completare quella rete”, ha detto la Commissaria per i Trasporti, Adina Vălean.

Quattro corridoi verso Ucraina e Moldavia

Il nuovo regolamento fissa scadenze precise per il completamento della rete TEN-T a tre livelli: la rete centrale dovrà essere finita entro il 2030, la nuova rete centrale estesa entro il 2040 e la rete completa entro il 2050.

Questo, con l’obiettivo di sviluppare un’infrastruttura di trasporto coerente, connessa e di alta qualità in tutta l’UE.

Oltre ad estendere a quattro i corridoi di trasporto europei della rete TEN-T verso Ucraina e Moldavia, declassando al contempo i collegamenti transfrontalieri con la Russia e la Bielorussia.

Una salvaguardia finanziaria per gli Stati membri

Gli Stati membri, per i quali è stata introdotta una salvaguardia finanziaria considerando gli ingenti investimenti cui andranno incontro nell’attuare le misure individuate dal nuovo regolamento, decideranno come dare precedenza ai progetti di interesse comune per realizzare un’infrastruttura unificata, performante e pienamente interoperabile che contribuisca decarbonizzazione del settore dei trasporti e alla sua multimodalità.

Un piano SUMP per ogni nodo urbano

Tra gli obiettivi del regolamento è stato concordato che, entro il 2027, per ogni nodo urbano dovrà essere definito un piano SUMP.

Ovvero un piano integrato di mobilità merci e passeggeri a lungo termine.

Tutte le 424 grandi città lungo la rete TEN-T dovranno sviluppare dei SUMP volti a promuovere la mobilità a zero emissioni, aumentare e migliorare il trasporto pubblico e le infrastrutture per gli spostamenti a piedi e in bicicletta.

Rimane inoltre l’obbligo di avere almeno un terminal merci multimodale per ogni nodo urbano entro il 31 dicembre 2040, laddove economicamente conveniente.

Interventi sulle strade

L’accordo provvisorio ha poi confermato la necessità che gli Stati membri abbiano la flessibilità necessaria per affrontare il problema della sicurezza stradale in modo adeguato alle condizioni locali.

Tra vari i provvedimenti in questo senso, entro il 2040 sulla rete stradale centrale ed estesa della TEN-T dovranno essere realizzate aree di parcheggio sicure e protette, in media circa ogni 150 km, a garanzia di condizioni di lavoro sicure per gli autisti professionisti.

Potenziare la rete ferroviaria

Anche le infrastrutture ferroviarie, sono ritenute di estrema importanza per il passaggio a modalità di trasporto sostenibili.

Per una migliore performance della futura rete ferroviaria TEN-T, i colegislatori hanno concordato disposizioni in merito all’introduzione del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) sulla rete centrale estesa e sulla rete globale, la migrazione allo scartamento nominale europeo e l’aumento del numero di treni merci lunghi 740 metri.

Oltre a stabilire una velocità minima di linea di 160 km/h entro il 2040.

Aeroporti e trasporti marittimi più efficienti

Riguardo al traffico aereo, infine, i principali aeroporti che gestiscono 12 milioni di passeggeri o più all’anno dovranno essere collegati alla rete ferroviaria transeuropea, compresa la rete ferroviaria ad alta velocità ove possibile, consentendo servizi a lunga distanza entro il 31 dicembre 2040.

Mentre il trasporto marittimo verrà reso più efficiente potenziando le rotte a corto raggio e sviluppando ulteriormente i porti nelle località più strategiche del punto di vista commerciale e del turismo.

Paolo Odinzov