Smart Road Tech Smart City: il Comune di Andria e Wind Tre siglano un protocollo di cooperazione Emiliano Ragoni 19 January 2024 Citizen Notizie correlate Smart Road Legal Smart City Control Room, a Firenze un super hub tecnolologico per il controllo della città Smart Road Tech Smart Mobility Data Driven, la Lombardia stanzia 25 milioni Firmato un protocollo d’intesa che avrà una durata di un anno e che sarà prorogabile. L’obiettivo è quello di mettere a disposizione tecnologie innovative che serviranno a rendere la vita dei cittadini più facile e più smart La città di Andria da pochi giorni è ufficialmente diventa la prima città pugliese di Smart City Wind Tre, progetto integrato tra l’operatore telefonico e l’amministrazione comunale che ha come obiettivo quello della transizione digitale. Nello specifico, l’Assessorato all’Innovazione Tecnologica e la società Wind Tre, attraverso la firma di un protocollo di intesa che ha la durata di un anno, si confronteranno per la progettazione di servizi innovativi, con l’obietto di far diventare Andria una smart city all’avanguardia. Trasformare la città grazie al digitale Stefania Matrone, Direttore Transformation & Development Office, Wind Tre, ha dichiarato in merito all’accordo firmato: “Cento città, entro il 2030, aderendo al Protocollo elaborato dalla società, potranno avere a disposizione una serie di tecnologie innovative che serviranno a rendere la vita dei cittadini più facile, più smart. Wind Tre si pone, infatti, come soggetto advisor che accompagna le pubbliche amministrazioni nella transizione, per scoprire le opportunità che la tecnologia mette a disposizione. Andria, dunque, è la prima città della Puglia ad aderire a questo protocollo, affiancandosi alle altre 25 città italiane che hanno già aderito. E per questo ringraziamo l’amministrazione comunale e il sindaco Giovanna Bruno per aver accolto il nostro progetto”. Queste la parole del sindaco Giovanna Bruno riportate da andrialive: “Abbiamo inteso lanciarci in questa nuova avventura. Abbiamo voluto sviluppare un progetto che fino a qualche tempo fa era in fase embrionale, e abbiamo investito su una scommessa nuova, sfidando le consuetudini. L’approccio tecnico e scientifico ci aiuterà nella programmazione e progettazione di interventi trasversali che riguardano diversi settori e diversi aspetti della vita dei cittadini”. Come si diventa una smart city Il protocollo d’intesa siglato tra Wind e il Comune di Andria ha durata di un anno ed è prorogabile; andrà a istituire un Tavolo di lavoro congiunto che, attraverso incontri periodici, provvederà a verificare la possibilità di sviluppare attività di interesse comune mediante l’analisi dei bisogni. Andando a valutare lo stato dei servizi digitali erogati dal Comune ai cittadini e alle imprese, si andranno così a identificare le priorità, individuando opportunità progettuali rilevanti, come i progetti di Rigenerazione Urbana. Uno dei primi step sarà quello di migliorare lo stato delle reti, con la naturale transizione verso il 5G. L’intesa con Wind-Tre rappresenta un tassello fondamentale nell’ambito della strategia integrata messa in atto dal Comune di Andria nell’ambito del progetto Andria Futura, che ha come obiettivo di cambiare volto alla città, sfruttando i finanziamenti del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). All’interno dei tre Assi strategici, costituiti da digitale, ambiente e inclusione, l’intesa con Wind Tre consentirà quindi di accelerare la transizione verso il digitale e l’innovazione. La strada delle Smart City è delineata Su CityNext abbiamo parlato diverse volte di Smart City, con progetti integrati che possono contare sulla massima collaborazione tra settore pubblico e privato, con i cittadini che sono qualcosa di più di semplici figuranti. Le smart city sono quindi delle città che si aprono agli attuali paradigmi, inclusive e aperte alle esigenze dei cittadini, che per efficientare i propri processi utilizzano i dati e la tecnologia. E l’intesa Wind Tre-Comune di Andria dimostra proprio questo, ribadendo l’importanza della creazione di un “pacchetto” di open data, propedeutico per creare comunità intelligenti, con vantaggi che per i comuni di tutte le dimensioni. Emiliano Ragoni
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