Neopatentati: nuove regole, eccezioni e multe nel 2024

Neopatentati: nuove regole, eccezioni e multe nel 2024

In arrivo il nuovo Codice della strada, con modifiche alle norme sui neopatentati. Per ridurre il fenomeno dei sinistri che li coinvolgono.

Neopatentati: cosa cambierà

Causando più incidenti degli altri, i neopatentati sono oggetto di regole specifiche, più restrittive. Il nuovo Codice della strada, in discussione in Parlamento, apporterà varie modifiche per migliorare la sicurezza di questi utenti e, quindi, di qualsiasi patentato. Si modifica l’articolo 117, al fine di estendere da uno a tre anni il periodo concernente il divieto di guida imposto ai neopatentati e riguardante gli autoveicoli aventi le seguenti caratteristiche. Primo: per tutti gli autoveicoli (a motore termico o ad alimentazione elettrica o ibridi) diversi dalle autovetture, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t. Secondo, per le autovetture (M1) a motore termico, potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e/o, comunque potenza massima pari o superiore a 70 kW. Terzo: per le sole autovetture elettriche o ibride plug-in, potenza specifica superiore a 65 kW/t, riferita alla tara ma compreso il peso della batteria.

Troppa potenza, divieto

Quindi, se l’auto è troppo potente, il neopatentato non può guidarla. Oggi per un anno da quando ha preso la patente. Domani per tre anni da quando l’ha conseguita. In teoria, secondo il legislatore, se il ragazzo (di solito il neopatentato è giovane) guida auto meno potenti, scendono le probabilità che provochi un sinistro.

Eccezioni alla regola

L’Asaps (Amici Polstrada) evidenzia che i limiti di potenza non si applicano in tre casi.

Uno. Quando il neopatentato, prima dello scadere dell’anno, consegue una patente di categoria superiore (BE, C1, C, C1E, CE, D1, D1E, D, DE). Dalla data di conseguimento della patente superiore, possono essere condotti veicoli più potenti rispetto ai limiti indicati, anche se, per la loro conduzione, è richiesto il possesso della sola patente di categoria B.

Due. Se il neofita si trova alla guida di un veicolo al servizio di una persona con disabilità, a condizione che sia munita di contrassegno di circolazione e la persona sia a bordo del veicolo stesso. Non è richiesto che il veicolo sia di proprietà della persona con disabilità: può, infatti essere anche dello stesso conducente neopatentato o di un terzo. L’esenzione opera, naturalmente, anche quando lo stesso. neopatentato sia la persona con disabilità che utilizza il veicolo di potenza elevata.

Tre. Nel caso in cui il soggetto è accompagnato da una persona, in funzione di istruttore, di età non superiore a sessantacinque anni, munita di patente valida per la stessa categoria, conseguita da almeno dieci anni, ovvero valida per la categoria superiore. La persona deve trovarsi a fianco del conducente neopatentato.

Occhio alle multe

Il titolare di patente di guida italiana che, viola le disposizioni di cui ai commi 2 e 2-bis è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 165 a euro 660. La violazione importa la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due ad otto mesi.

Inoltre, i neopatentati devono osservare dei limiti di velocità particolari. Non possono andare oltre i 100 km/h in autostrada e oltre i 90 km/h sulle strade extraurbane principali per i primi tre anni dalla data di conseguimento della licenza. Se commettono infrazioni che comportano la decurtazione punti, a loro saranno sottratti il doppio dei punti. Per tre anni da quando ha preso la patente. Infine, per tre anni, il neopatentato subisce la tolleranza zero in fatto di alcol: non può bere prima di guidare.

Alessandro Ascione