Monopattini elettrici, incidenti in aumento: solo le telecamere possono arginare il fenomeno

Monopattini elettrici, incidenti in aumento: solo le telecamere possono arginare il fenomeno

Monopattini: morti in crescita. La soluzione è l’obbligo di targa, così che le telecamere possano individuare chi commette infrazioni.

Telecamere essenziali per la sicurezza degli utenti deboli

Nel settore della mobilità dolce, che include mobilità a piedi, su bicicletta o bicicletta e monopattino elettrico, nel 2022 le vittime sono in forte crescita per gli utenti di monopattini (2.929 incidenti; 16 morti, +77,8%) e di biciclette elettriche (1.113 incidenti; 20 morti, +53,8%): dati Istat ufficiali. Dei 16 morti su monopattino, 4 sono concentrati nella provincia di Milano, 3 nella Provincia di Roma e 2 nella provincia di Torino. Insieme, totalizzano il 56% dei morti a livello nazionale. Per il 2023, stando a indiscrezioni, i numeri sono altrettanto preoccupanti.

Moltissimi gli stranieri alla guida. Nel 2020, in Italia si sono verificati 565 incidenti che vedono coinvolti i monopattini elettrici. In 193 casi, a guidarli erano stranieri: il 34,2% dei sinistri con le tavolette a rotelle è causato da conducenti che arrivano da Bangladesh, Egitto, Filippine, Marocco e Perù (sempre fonte Istat). Spesso, sono lavoratori che fanno consegne in fretta e furia.

Alla base di tutto, infrazioni gravi e ripetute al Codice della strada. Perché? Perché i monopattini elettrici sono imprendibili, silenziosi, sguscianti: non per niente, riscuotono un certo successo anche fra chi commette crimini, così da fuggire in fretta.

Assicurazione RC obbligatoria in futuro

Il governo intende introdurre l’obbligo di assicurazione RC, Responsabilità Civile, per i monopattini privati: se il conducente causa un sinistro, la compagnia paga i danni alla vittima. Come accade fra le vetture, che infatti hanno l’obbligo di RC Auto.

Ma il fenomeno incidenti non può essere arginato con la RC. Serve l’obbligo di targa. In questo modo, per qualsiasi infrazione, il proprietario del mezzo viene rintracciato. Se si tratta di un veicolo in sharing, allora Polizia o Carabinieri contattano la società di noleggio proprietaria dei monopattini elettrici, che inoltra la multa all’utente.

Inoltre, solo le telecamere individuano al volo la targa del monopattinista che scappa dopo un sinistro per non pagare né la multa né i danni alla vettura o al ciclista o al pedone investito.

Le metropoli che vogliano dirsi smart city non possono permettere che la sicurezza stradale sia messa a repentaglio da chi usa impropriamente gli strumenti della nuova mobilità. E se non sono i sindaci a porre rimedio a livello locale, subentra il governo centrale.

Prevenzione con le telecamere, e sensibilizzazione

Le telecamere come strumento di prevenzione, non di repressione. Sistemi di videosorveglianza pubblica per aiutare i ragazzi (e le persone più mature) a usare in modo consapevole i monopattini elettrici: occhi elettronici che quindi possono salvare la vita a tante persone. In parallelo all’impiego del Grande Fratello, urge un’opera di sensibilizzazione a beneficio di chi inforca le tavolette a rotelle, specie gli adolescenti che viaggiano in due o tre senza casco sui dispositivi in sharing.

Alcol, droga e monopattino: allarme

Opportuno rammentare agli utenti dei monopattini che la guida in stato alterato da alcol o droga è vietata sempre, a prescindere dal veicolo. L’Istituto di medicina legale di Verona ha di recente analizzato gli incidenti stradali di quella città e di Vicenza: uno su quattro è causato da alcol o droga. O da un mix. “Lo studio – spiega Franco Tagliaro, dell’Istituto di medicina legale dell’Università di Verona – è il primo lavoro mirato su questo tipo di mobilità, per quanto riguarda l’idoneità degli utenti di mezzi di mobilità sostenibile, in relazione al loro stato psico-fisico riguardante l’assunzione di sostanze stupefacenti”.

  1. Alessandro Ascione