Illuminazione pubblica smart tra sicurezza e risparmio energetico

Illuminazione pubblica smart tra sicurezza e risparmio energetico

Il piano luce è lo strumento della pubblica amministrazione dell’illuminazione pubblica del futuro: progettazione e tecnologia.   

Normativa di riferimento

UNI 11248 e UNI 13201-2-3-4 contengono le norme per la progettazione della illuminazione pubblica dei Comuni.

La prima fa una classificazione illuminotecnica del territorio comunale con specifici parametri da osservare per gli uffici tecnici.

L’illuminazione pubblica parte innanzi tutto dalle strade secondo le 6 classificazioni che ne fa il Codice della Strada: autostrade, strade extraurbane principali, strade extraurbane secondarie, strade urbane di scorrimento, strade urbane di quartiere, strade locali.

Ciascuna di queste ha i suoi parametri di riferimento per l’illuminazione la cui funzione è quella di garantire sicurezza ai cittadini con riguardo ai fattori di rischio legati allo stato dei luoghi, circostanze concrete dello specifico territorio anche in una ottica di previsione.

Nell’analisi iniziale della progettazione si deve tener conto dei parametri di influenza (il rischio) e della loro possibile variabilità nel tempo legata ad esempio al flusso e deflusso del traffico in fasce orarie, i limiti di velocità.

Solo tenendo conto dei fattori specifici di rischio legati al territorio è possibile la progettazione dell’impianto di illuminazione adeguato ma anche efficiente.

La UNI 11248, soprattutto dopo l’aggiornamento del 2016, prevede infatti l’eventuale incremento o riduzione della illuminazione pubblica allo scopo anche di favorire il risparmio energetico e ridurre l’inquinamento luminoso.

Un’illuminazione modulare quindi, ferma la sicurezza di percorrenza per i cittadini.

L’illuminazione pubblica riguarda non solo le strade ma anche piste ciclabili, zone pedonali, zone di conflitto e zone per dispositivi rallentatori e attraversamenti pedonali con attenzione anche alle relative zone contigue e adiacenti.

Tutta l’illuminazione pubblica quindi risponde ai principi di sicurezza, funzionalità, efficientamento e tutela dell’ambiente permettendo anche la riduzione dei costi di esercizio e gestione per i comuni.

La UNI 13201-2-3-4 riguarda la progettazione e collaudo degli impianti di illuminazione secondo parametri di vivibilità ottimale per i cittadini nelle ore notturne e consentire un regolare smaltimento del traffico.

Piano luce

E’ lo strumento attraverso il quale le amministrazioni pubbliche gestiscono il proprio patrimonio illuminotecnico.

La Regione Veneto nel 2009 (l.r. 17/2009) è stata la prima regione italiana a dotarsi di un piano per il contenimento dell’inquinamento luminoso (PICIL) le cui norme devono essere seguite per la realizzazione di nuovi impianti ma anche per la manutenzione, adeguamento, sostituzione di quelli esistenti nel territorio comunale e con possibilità per i comuni dal 2011 anche di ottenere contributi per gli interventi di contenimento del fenomeno dell’inquinamento luminoso.

Illuminazione pubblica smart

Attraverso le tecnologie di ultima generazione oggi è possibile per la pubblica amministrazione trasformare l’illuminazione urbana in una infrastruttura smart ottimizzando consumi e ridurre gli sprechi.

Illuminazione a led e adattiva, che regola cioè la luce in base alle effettive condizioni stradali di traffico e meteo, sono strumenti indispensabili della transizione ecologica e per l’efficientamento energetico.

L’Italia è il paese d’Europa che spende di più per l’illuminazione pubblica, circa 1,7 miliardi di euro nel 2017 secondo l’Osservatorio sui conti pubblici italiani dell’Università Cattolica di Milano e arriva addirittura a 1,8 miliardi di euro nel 2019.

Il consumo annuo di elettricità nel nostro Paese è di circa 6.000 GWh, con una quota energia pro capite di 100 kWh, il doppio rispetto alla media europea.

Il cambiamento comincia innanzi tutto con la fase di progettazione, di qui l’importanza di scegliere non solo luci di nuova generazione, ma anche di trovare dall’inizio soluzioni progettuali che migliorino la performance dell’intero impianto con una visione d’insieme e a lungo termine.

Un uso corretto e ecosostenibile dell’illuminazione pubblica non può non partire da un buon progetto illuminotecnico.

Marta Serpolla