Le autostrade italiane sono pronte per l'auto elettrica

Le autostrade italiane sono pronte per l’auto elettrica

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Si conclude il progetto di Aspi (Autostrade per l’Italia) per la predisposizione di 100 stazioni dove ricaricare i veicoli elettrici in autostrada. La società ha infatti comunicato la posa degli ultimi quattro punti di ricarica ultra fast con potenza di 200 kW nell’area di servizio Bevano Est sulla A14 Bologna-Taranto

L’Italia dell’auto elettrica cresce a passi spediti. Se da una parte il mercato delle vetture a corrente ancora stenta a decollare, dall’altro il numero delle colonnine aumenta costantemente, portando l’Italia a una dimensione europea. L’ultima notizia in tal senso è la conclusione del progetto di Autostrade per l’Italia che prevedeva l’installazione di 100 stazioni di ricarica ultra fast dove fare “il pieno” delle EV. La società ha infatti comunicato che nell’area di servizio Bevano Est sulla A14 Bologna-Taranto sono state posate le ultime quattro colonnine.

Viaggiare in elettrico si può

A occuparsi della posa delle colonnine è stata Free To X, la società del gruppo ASPI dedicata allo sviluppo di servizi avanzati per la mobilità. In Italia a oggi ci sono 657 punti di ricarica (422 in più rispetto al 2022) posizionate lungo tutto la penisola e che consentono quindi di ricaricare in modo veloce la propria elettrica o ibrida plug-in sfruttando le colonnine presenti all’interno delle aree di sosta. Crescita che è stata possibile grazie al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), che ha previsto 713 milioni di euro per la realizzazione di 7.500 punti di ricarica rapida in autostrade e superstrade e 13.755 nelle città.

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Ok, la potenza è giusta

Stando a quanto riportato dall’osservatorio Motus-E, oltre il 77% dei punti di ricarica ha una potenza superiore a 43 kW e più della metà supera i 150 kW. Nel complesso, dei 657 punti di ricarica, 406 sono Hpc (High Power Charging); 184 di questi 406 sono della Ionity, collocati in 30 differenti località. Chiaramente, per l’installazione delle colonnine ultra fast è stato forte il contributo di Free to X, società controllata da Aspi. Ma perché sono così necessarie le ultra fast in autostrada? Rispondere a questa domanda è piuttosto semplice. Quando si effettua un lungo viaggio spesso si ha la necessità di arrivare a destinazione nel minor tempo possibile. Con la tecnologia moderna, sfruttando una colonnina ultra-fast, è possibile passare dal 20 all’80% della batteria in un tempo che va da 20 a 30 minuti, corrispondente a una pausa-caffè. Con la conclusione del piano di Aspi da 100 stazioni veloci, l’Italia posiziona un altro importante tassello verso la transizione energetica.

Italia e colonnine: lo stato attuale

Secondo un recente report di Motus-E, In Italia attualmente ci sono 47.228 i punti di ricarica. Numero che sta cominciando a diventare interessante soprattutto se si pensa che, rispetto allo scorso anno, è stata registrata una crescita di oltre il 44%. Ma non è solo in nord a crescere, bensì anche il sud. Se la Lombardia si conferma la prima della classe, la regione che recentemente è cresciuta di più è stata la Campania con 2.212 punti installati dall’inizio dell’anno. Crescita dell’infrastruttura che però non è ben supportata dal mercato delle auto elettriche, che in Italia stenta a decollare. Attualmente il parco circolante delle auto a corrente è di poco superiore a 200mila unità.

Emiliano Ragoni