Aci-Istat: incidenti stradali in lieve calo nei primi sei mesi del 2023

Aci-Istat: incidenti stradali in lieve calo nei primi sei mesi del 2023

Le previsioni ACI-ISTAT evidenziano un leggero calo dei sinistri con lesioni a persone, vittime e feriti nei primi 6 mesi del 2023, rispetto al medesimo semestre del 2022. 

Gli incidenti stradali nel periodo gennaio – giugno di quest’anno, sono stati 79.124 (-1% vs. 2022 e – 5,4% vs. 2019) ed hanno causato 106.493 feriti ( -0,9% vs. 2022, e -9% vs. 2019 e 1.384 vittime (-2,5% vs. 2022 e -9,8% vs. 2019).

Sulle strade urbane la sicurezza fatica a migliorare: in città il numero delle vittime rimane sostanzialmente invariato rispetto a un anno fa (-0,1%), mentre le extraurbane fanno registrare -3,3% e le autostrade addirittura -9,7%.

Per raggiungere l’obiettivo dell’Agenda 2030 con il dimezzamento delle vittime della strada entro i prossimi 7 anni, per ACI serve una diminuzione annua di almeno 8 punti percentuali. 

Sicurezza stradale in Italia verso il 2030: obiettivi e indicatori di prestazione

I dati sono stati presentati congiuntamente dagli istituti nel corso dell’evento “Sicurezza stradale in Italia verso il 2030: obiettivi e indicatori di prestazione”. Giuseppina Fusco, Vice Presidente dell’ACI, ha individuato nei comportamenti umani, nella tecnologia dei veicoli e nelle infrastrutture i tre elementi chiave per combattere l’insicurezza sulle strade.

Educazione stradale

Rispetto alla distrazione alla guida, prima causa degli incidenti, l’ACI realizza un’ampia attività di sensibilizzazione presso scuole di ogni ordine e grado, dedicando uno spazio sempre maggiore ai ragazzi nella fascia d’età di conseguimento della patente. E’ importante che, oltre al rispetto delle regole, i conducenti conoscano e sappiano usare le nuove tecnologie di cui sono dotati i veicoli più moderni. Gli ADAS infatti sono i dispositivi di sicurezza attiva presenti nelle auto di ultima generazione, che permettono dal controllo automatico della velocità fino all’attivazione della frenata d’emergenza. Un recente studio della Fondazione Caracciolo – Centro Studi ACI dimostra che un veicolo dotato di ADAS è coinvolto il 40% in meno di incidenti rispetto a uno identico in cui i sistemi non sono attivi.

Sempre in tema di educazione stradale, risultano sempre più fondamentali la diffusione di campagne di sensibilizzazione e l’aggiornamento dei moduli formativi per il conseguimento della patente, che dovrebbero includere ADAS e lo studio di motori ibridi ed elettrici oltreché quelli termici (che tra 15 anni saranno solo il 50% di quelli in circolazione).

Tecnologia dei veicoli

Il parco circolante italiano è vetusto: il 40% delle auto ha più di 15 anni di età ed il 60% dei veicoli supera i 10 anni.

Lo svecchiamento potrebbe non solo migliorare l’impatto ambientale e la riduzione di CO2, ma garantire maggiore sicurezza grazie a dotazioni di bordo più avanzate.

Infrastrutture

Ulteriori azioni devono puntare alla qualità e all’efficienza delle infrastrutture stradali, che oggi presentano sempre più spesso manti trascurati e una segnaletica orizzontale e verticale illeggibile.

Cristina Freguja, Direttore centrale per le Statistiche sociali e il welfare presso l’ISTAT, auspica che i dati statistici possano guidare investimenti futuri da parte dei governi locali e costituire l’orizzonte informativo su cui ancorare le politiche di crescita.