Scienze della vita, il Friuli Venezia Giulia accende i riflettori sul futuro

Scienze della vita, il Friuli Venezia Giulia accende i riflettori sul futuro

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Le scienze della vita hanno un grande valore strategico per la crescita del Paese, il benessere dei cittadini e la sostenibilità del sistema socio-economico. Da questa consapevolezza è nato l’evento “Promuovere l’innovazione nelle scienze della vita – Friuli Venezia Giulia, the place to be”, una kermesse che ha fatto incontrare centri di ricerca, università, aziende, startup, venture capital, strutture socio-sanitarie, mondo della formazione e del lavoro per aiutare a disegnare un futuro più “vivibile”.

La due giorni – 8 e 9 novembre, al Trieste Convention Center – ha acceso anche i riflettori sulla Regione FVG e sul suo polo tecnologico come hub in cui formare le competenze e lavorare nelle scienze della vita per costruire città e territori più smart. L’evento è stato fortemente voluto dalla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia ed è stato organizzato dal Cluster scienze della vita Friuli Venezia Giulia – Polo tecnologico Alto Adriatico con The European House-Ambrosetti come content partner e il professor Ennio Tasciotti, San Raffaele Roma, come advisor scientifico.

Scienze della vita, soluzioni tech per il benessere

L’evento ha raccolto 100 relatori, tra scienziati ed esponenti del mondo della ricerca, imprenditori e startupper, policy e decision maker, provenienti dall’Italia e dal mondo, 20 espositori tra startup innovative, aziende ed enti, 10 sessioni parallele, 5 conferenze plenarie e 2 workshop.

Le scienze della vita sono un insieme di discipline scientifiche che studiano gli organismi viventi e rappresentano un terreno di incontro tra materie quali biologia, anatomia, fisiologia, fisica, chimica, bioingegneria. L’applicazione delle tecnologie avanzate è un elemento comune, perché l’obiettivo è il miglioramento della vita dell’essere umano tramite le soluzioni tecnologiche, come dispositivi connessi, analisi dei big data e intelligenza artificiale.

L’ecosistema delle scienze della vita si configura come una matrice in cui il sistema della ricerca produce risultati innovativi e che è in grado di integrarsi con un sistema industriale all’avanguardia che è a sua volta capace di dialogare con il comparto pubblico sociosanitario. Grazie a questa integrazione le aziende possono contribuire a far sì che il sistema sociosanitario risponda sempre meglio ai bisogni dei cittadini. Naturalmente, occorre anche formare le competenze e i professionisti capaci di rispondere alla domanda delle imprese e delle realtà pubbliche.

L’innovazione per la crescita dei territori

La kermesse friulana ha inteso esplorare i trend di settore e rafforzare l’interazione diretta tra tutte le parti interessate.

Tra gli argomenti trattati ci sono stati il ruolo degli ecosistemi dell’innovazione per la competitività e la crescita dei territori, l’intelligenza artificiale e il digitale applicati alle scienze della vita, il trasferimento tecnologico e il rapporto con i cittadini, imprenditorialità e start up, i meccanismi di finanziamento, occasioni di lavoro e di formazione. Sono state discusse alcune delle tematiche più attuali nella ricerca medica, dall’invecchiamento sano alle sfide della genomica, dalla lotta contro il cancro alle malattie neurodegenerative.

L’evento ha inteso anche valorizzare l’ecosistema della ricerca e dell’innovazione nel campo delle scienze della vita in Friuli Venezia Giulia, favorire collaborazioni regionali, nazionali ed internazionali e presentare le modalità di sostegno per il settore nella Regione.

Friuli Venezia Giulia in prima linea

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia sta cercando di stimolare il settore delle scienze della vita e di portare ad una sempre maggiore integrazione tra ricerca, innovazione e impresa, secondo il concetto di “ecosistema delle scienze della vita”.

La Regione ha anche dato vita al Cluster delle scienze della vita Friuli Venezia Giulia, un soggetto aggregatore, affidato a un ente gestore preesistente, il Polo Tecnologico Alto Adriatico “Andrea Galvani”, specializzato sui temi dell’innovazione.