Digitale e ricerca all'avanguardia, l'UE investe sul futuro con progetti hi-tech

Digitale e ricerca all’avanguardia, l’UE investe sul futuro con progetti hi-tech

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“Plasmare il futuro digitale dell’Europa”: disclaimer concreto e necessario, tanto più perché accompagnato da un cospicuo finanziamento: quasi 500 mln di euro, almeno per i primi progetti hi-tech.

 

Politiche tecnologiche UE

Nell’ambito del più esteso programma Horizon Europe, le progettualità considerate seguono le direttrici dell‘intelligenza artificiale, dell’analisi dati e della robotica; della fotonica e delle sue applicazioni; il mercato dei semiconduttori; quantum e realtà aumentata (e derivati).

Gli obiettivi da raggiungere sono stati definiti nell’ambito del decennio digitale europeo e nell’ottica del global forum di Bruxelles 2023.

 

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I progetti

L’IA (e con essa i Big Data) ha un ruolo di primo piano nella società odierna,  lo si è avuto modo di percepire a Londra, durante il primo summit dedicato, ma non solo, si pensi allo IA ACT. Sicuramente, insieme all’immigrazione, sarà anche l’argomento principale (al netto dei conflitti in essere) del prossimo G7 a guida italiana.  Intanto è già un fiorire di comitati per supervisionare lo sviluppo della particolare tecnologia.

In questo contesto, così dinamico, l’UE stanzia un budget complessivo di oltre 225 milioni di EUR per la possibile realizzazione di 30 progetti.

Tali idee sono provenienti da 24 paesi, realizzando una importante joint venture tra mondo accademico, industria e pmi, con l’obiettivo di far diventare UE il principale hub del settore, ma con un approccio etico differente rispetto ai competitor (USA e Cina): porre l’uomo al centro.

Le logiche commerciali vedono infatti sempre più protagonisti i dati, anzi, gli uomini, però  intesi come portatori di dati. Un esempio di questo approccio è la politica esercitata anche da importanti player privati, come Meta. Il riferimento è al concetto pay or data, fruendo di un servizio con una controprestazione in dati personali.

Stante la leicità di tale richiesta, è anche possibile rilevare come le norme nazionali ed europee pongono maggiore rilevanza giuridica alla volontà dell’utente e, soprattutto, alla sua libertà di determinarsi.

Gli ambiti attenzionati dai progetti IA e analisi dati sono vari.

Spaziano dallo sviluppo di modelli ligustici avanzati, per migliorare chat bot e assistenti virtuali, ad applicazioni per la gestione informativa e la condivisione di dati su piattaforme dedicate.

Con un budget di 60 mln, l’UE continua a muovere passi nel mondo della fotonica. Uno dei progetti selezionati svilupperà una piattaforma di controllo dell’inquinamento e delle precipitazioni atmosferiche

L’argomento impatto ambientale è infatti molto caro all’UE. Inevitabile rilevare come non potrebbe essere altrimenti.

Si pensi ai risultati della cop28, ma anche ai cambiamenti climatici di cui è testimone l’Italia stessa. Basterebbe ricordare gli episodi alluvionali in Emilia Romagna.

Firenze nel 1966 è stata colpita da una disastrosa alluvione. Anche nello scorso novembre 2023, la Toscana è stata duramente sferzata dal maltempo. Si può osservare una differenza e una analogia: la quantità di pioggia che si è abbattuta sulla “terra di Dante” è stata pari ma con tempi differenti.

Nel novembre del ’66 sono stati necessari sette giorni per arrivare al medesimo livello di pioggia caduta in poche ore, nel 2023.

Circa i semiconduttori, i progetti interessano l’intera catena, dall’approvvigionamento, alla produzione, alla messa in opera.

Dalla ricerca del grafene (per citare un elemento dal particolare interesse geopolitico) alla partecipazione all’esercizio di una rete neurale.

Elementi comunque fondamentali per lo sviluppo di un futuro digitale e hi-tech: l’interesse per i minerali rari è chiaramente palese anche per l’Italia.

 

Silvestro Marascio