Sosta a Milano negli stalli blu, giro di vite: le altre città pronte a imitarla

Sosta a Milano negli stalli blu, giro di vite: le altre città pronte a imitarla

Rivoluzione milanese per la sosta nelle aree blu: notevole la stretta nell’Area C. Mentre gli altri Comuni osservano interessati.

Sosta a Milano: tutto più difficile

Il 1° novembre 2023, scatterà la rivoluzione della sosta a Milano, più esattamente nell’Area C, la grande Ztl dentro la Cerchia dei Bastioni, ossia il centro storico: il parcheggio a pagamento negli stalli blu, in vigore tutti i giorni della settimana tra le 8 le 19, sarà consentita per una durata massima di due ore consecutive per ambito di sosta, senza possibilità di estensione. Fanno eccezione le categorie dei veicoli esentate dal pagamento. Dopo le 19 e fino alle 24, la sosta rimarrà a pagamento per le prime due ore: resterà invariata la possibilità di sostare gratuitamente nelle ore successive. Sosta gratuita senza limiti orari tra le 24 e le 8 del giorno successivo.

Quali obiettivi teorici

Almeno sulla carta, il target è potenziare il principio di rotazione e garantire a tutti la disponibilità di posti auto. Così dice il Comune. Non va comunque dimenticato che chi sfora nelle aree blu viene punito con una sanzione. ATM ha stipulato convenzioni con società che gestiscono il pagamento della sosta tramite app per IOS e Android. Cioè MooneyGo di MyCicero (la registrazione sul sito consente di pagare la sosta con il medesimo credito, ma tramite sms). Più Easypark di Easypark Italia, e Telepass Pay di Telepass.  L’app consente di impostare la durata della sosta, di anticipare o posticipare il termine della stessa. Gli operatori dedicati al controllo della sosta verificano in tempo reale la regolarità del pagamento. Viene ritenuto valido il pagamento della sosta da parte dell’utenza effettuato tramite applicazioni informatiche predisposte dai rispettivi gestori.

Stalli bianchi gratuiti: una norma un po’ “dimenticata”

In teoria, ci sarebbe una regola speciale. Ossia l’articolo 7 comma 8: qualora il Comune assuma l’esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione ovvero disponga l’installazione dei dispositivi di controllo di durata della sosta, su parte della stessa area o su altra parte nelle immediate vicinanze, deve riservare un’adeguata area destinata a parcheggio rispettivamente senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. Quest’obbligo non sussiste per le zone definite area pedonale e zona a traffico limitato, e in altre zone di particolare rilevanza urbanistica, opportunamente individuate e delimitate dalla giunta nelle quali sussistano esigenze e condizioni speciali di traffico.

Sosta e Ztl: cosa fanno le altre smart city

Milano è la locomotiva d’Italia in fatto di mobilità. Basti vedere come viene imitata dagli altri Comuni, che a ruota piazzano stalli blu a pagamento in centro e in periferia, stalli giallo per residenti. Più le Aree B e C. In particolare, Roma intende seguire il capoluogo lombardo con la gigantesca Zona a traffico limitato Fascia Verde controllata dai varchi elettronici: multa di circa € 100 (con spese di notifica) a chi entra senza permesso. Alla stretta sugli stalli blu all’ombra della Madonnina, è probabile che seguano quelle di altre amministrazioni. In genere, fra quando Milano introduce una novità e la “reazione” degli altri enti locali sparsi lungo lo Stivale, trascorre un anno.

Milano come specie di laboratorio della mobilità in materia di monopattini elettrici, corsie ciclabili molto originali, micro Ztl sparse ovunque e maxi Ztl (Area B senza pedaggio e Area C con ticket), eliminazione graduale dei parcheggi. Una sorta di gigantesco test meneghino, tenuto sotto osservazione nel resto del Belpaese.