Come sfruttare la linfa vitale dell’economia mondiale (1). Il DGA: la visione e gli obiettivi

Come sfruttare la linfa vitale dell’economia mondiale (1). Il DGA: la visione e gli obiettivi

Il DGA (Data Governance Act), applicabile da oggi, implementa un metodo europeo per la gestione dei dati, funzionale a garantire che siano disponibili più dati da utilizzare sia in campo economico che per affrontare le sfide sociali, rispettando e promuovendo al contempo i nostri Valori comuni europei.

Da oggi è applicabile il Regolamento UE 2022/868 del 30 maggio 2022 relativo alla Governance Europea dei Dati. È il c.d. DGA (Data Governance Act) che, dopo un periodo transitorio di 15 mesi dalla sua entrata in vigore, pone finalmente le condizioni per la creazione e lo sviluppo di spazi comuni europei di dati, in ambiti strategici quali sanità, ambiente, energia, agricoltura, mobilità, finanza, manifattura e pubblica amministrazione, coinvolgendo players privati e pubblici.

 La visione sottesa al DGA

I dati – personali e non personali – sono la linfa vitale dello sviluppo economico. Costituiscono, infatti, una risorsa essenziale per la crescita economica, la competitività, l’innovazione, la creazione di posti di lavoro e il progresso sociale in generale. Sono la base di molti nuovi prodotti e servizi e generano guadagni in termini di produttività ed efficienza delle risorse in tutti i settori economici. Peraltro, determinano anche un miglioramento del processo di elaborazione delle politiche e un potenziamento dei servizi pubblici.

Partendo da questa constatazione, la Commissione UE ha definito la strategia europea per i dati  che mira a creare un mercato unico per i dati, funzionale a garantire la competitività globale e la sovranità dei dati dell’Europa nel mondo.

Questa strategia ha l’ambizione di consentire all’Unione Europea di diventare il bacino dell’economia “agile”, data driven, più attrattiva, sicura e dinamica del mondo, fornendo nel contempo all’Europa i dati necessari a migliorare le decisioni e la vita di tutti i suoi cittadini.

L’Europa vuole quindi conquistarsi un ruolo guida nell’economia dei dati.

Essa contiene un elenco di misure strategiche e di investimenti necessari a raggiungere tale obiettivo. Una fondamentale misura strategica è la creazione di spazi comuni europei di dati. Questi spazi garantiranno che più dati diventino disponibili per l’uso nell’economia e nella società. In tal modo, si potrà

  • migliorare l’assistenza sanitaria
  • creare sistemi di trasporto più sicuri e più puliti
  • generare nuovi prodotti e servizi
  • ridurre i costi dei servizi pubblici
  • migliorare la sostenibilità e l’efficienza energetica

Dalla dimensione strategica a quella tattica. Il Digital Governance Act ed il Data Act

La strategia europea per i dati viene declinata a livello tattico con 2 rilevanti provvedimenti normativi:

  • il Data Governance Act, applicabile da oggi, che crea i processi e le strutture per ottenere facilmente la disponibilità dei dati;
  • il Data Act in fase di adozione, che mira a massimizzare il valore dei dati nell’economia, garantendo che più dati siano disponibili per un uso innovativo e una gamma più ampia di parti interessate acquisisca il controllo sui propri dati incentivando, contestualmente, gli investimenti nella generazione di dati.

Entrambi i Regolamenti daranno un contributo importante all’obiettivo di trasformazione digitale del decennio digitale.

La visione della Commissione UE. L’essere umano al centro

La strategia riconosce che l’UE ha tutte le potenzialità per avere successo nell’economia “agile”, data driven. Infatti, ha a disposizione la tecnologia, le competenze e una forza lavoro altamente qualificata. Concorrenti quali Cina e Stati Uniti stanno tuttavia già innovando rapidamente e proiettando a livello mondiale i loro concetti di accesso ai dati e il loro utilizzo. Negli Stati Uniti, l’organizzazione dello spazio di dati è affidata al settore privato, con ripercussioni significative in termini di concentrazione. In Cina si assiste, invece, a una combinazione tra sorveglianza governativa e forte controllo delle imprese Big Tech su massicce quantità di dati, senza sufficienti garanzie per i cittadini.

La visione della Commissione scaturisce dai Valori e dai Diritti Fondamentali Europei e dalla convinzione che l’essere umano sia e debba rimanere l’elemento centrale.

L’obiettivo è creare uno spazio unico europeo di dati – un autentico mercato unico di dati, aperto ai dati provenienti da tutto il mondo – nel quale sia i dati personali sia quelli non personali, compresi i dati commerciali sensibili, siano sicuri e le imprese abbiano facilmente accesso a una quantità pressoché infinita di dati industriali di elevata qualità, che stimolino la crescita e creino valore, riducendo nel contempo al minimo l’impronta europea di carbonio e ambientale.

È una visione straordinaria, secondo la quale i dati personali e non personali dovrebbero essere disponibili a tutti, siano essi soggetti pubblici o privati, piccoli o grandi, start-up o colossi. In questo modo la società trarrà il massimo vantaggio dall’innovazione e dalla concorrenza e tutti potranno beneficiare di un dividendo digitale.

Gli obiettivi del DGA

In applicazione delle misure previste nel piano strategico dell’UE, il DGA (Data Governance Act)  ha come obiettivi;

  • il riutilizzo, all’interno dell’Unione, di determinate categorie di dati – personali e non personali – detenuti da enti pubblici che sono protetti per motivi di riservatezza commerciale o statistica nonchè di protezione dei dati personali o dei diritti di proprietà intellettuale di terzi;
  • la previsione di specifici di servizi di intermediazione dei dati ed un framework di notifica e controllo per la fornitura di tali servizi;
  • la registrazione volontaria delle entità (persone fisiche e giuridiche) che mettono a disposizione i loro dati per fini altruistici.

La realizzazione di questi obiettivi si iscrive in un quadro di governance a livello dell’Unione volto a creare fiducia tra gli individui e le imprese per quanto riguarda:

  • l’accesso ai dati;
  • la loro condivisione;
  • il loro controllo, utilizzo e riutilizzo.

Per strutturare questo quadro di governance, il DGA stabilisce adeguati meccanismi che consentano:

  • agli interessati di conoscere ed esercitare fattivamente i propri diritti;
  • il riutilizzo di alcune tipologie di dati detenuti dagli enti pubblici;
  • la fornitura di servizi da parte dei fornitori di servizi di intermediazione dei dati agli interessati, ai titolari e agli utenti dei dati;
  • la raccolta e il trattamento dei dati messi a disposizione, per fini altruistici, da persone fisiche e giuridiche.

In particolare, l’utilizzo per obiettivi di interesse generale di dati personali messi a disposizione, su base volontaria, dagli interessati o di dati non personali messi a disposizione dai titolari presenta grandi potenzialità.

Tali obiettivi di interesse generale comprendono l’assistenza sanitaria, la lotta ai cambiamenti climatici, il miglioramento della mobilità, l’agevolazione dell’elaborazione, della produzione e della divulgazione di statistiche europee, il miglioramento della fornitura dei servizi pubblici, o delle politiche pubbliche. Non meno importante appare il sostegno alla ricerca scientifica.

Per così grandi obiettivi è stata disegnata un’adeguata complessa architettura che merita, però, una specifica autonoma narrazione.

Tornate su questa piattaforma domani.

Giuseppe Alverone