Riduzione della CO2, il Portogallo fa meglio di tutti nella Ue

Riduzione della CO2, il Portogallo fa meglio di tutti nella Ue

Dal 2005, il Paese lusitano ha ridotto le emissioni del 35% e si posiziona davanti a tutti gli altri stati dell’Unione Europea. Ma il WWF lancia l’allarme: “C’è ancora molto da fare”.

proposte di riforma doganale

Portogallo sopra la media UE. I dati del database statistico Portada della Fondazione Francisco Manuel dos Santos (FFMS), raccolti e divulgati in collaborazione con l’Agenzia portoghese per l’ambiente, parlano chiaro: il Paese lusitano ha diminuito drasticamente le proprie emissioni di gas serra, molto più della media UE che si attesta al 24%. Tuttavia, lo studio mostra anche una grande dipendenza dall’energia fossile.

Azioni concrete. Il governo di António Costa, in carica dal 2015, però ha dato un enorme impulso allo sviluppo delle fonti sostenibili nel Paese, che in pochi anni è diventato uno dei leader della transizione energetica in Europa. La rivoluzione energetica lusitana è già in atto e il Portogallo è stato tra i primi a impegnarsi ad azzerare le emissioni nette di anidride carbonica.

Portugal Rout-e

Turismo sostenibile. Lo dimostra il progetto Rout-e, un’iniziativa che mira a rafforzare la posizione del Portogallo come destinazione turistica sostenibile in conformità con gli obiettivi della Strategia del Turismo 2027 e Piano di Turismo+Sostenibilità 2023. Il Progetto Rout-e consiste nella realizzazione di 5 itinerari sostenibili della durata di cinque giorni, percorsi su moto 100% elettriche e mira a promuovere la mobilità sostenibile, il contatto con la natura, la gastronomia locale e i prodotti tipici di ogni regione, tra autenticità e responsabilità sociale.

Earth Day 2023. Di questo e di molto altro si è discusso in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra il 5 giugno di ogni anno, data in cui nel 1972 gli esperti si sono riuniti a Stoccolma e hanno deciso di compiere azioni concrete e precise per dare un chiaro segnale volto a sensibilizzare la popolazione mondiale sui problemi ambientali. Il tema principale della conferenza del 2023 è stato la “Soluzione all’inquinamento da plastica”, che rappresenta un grandissimo problema per l’ambiente, nonché una delle principali cause di inquinamento.

plastica_mare

Stop alla plastica. Si registrano, infatti, fino a 22 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica in mare e altrettanti sulla terra. Motivo per il quale il WWF chiede ai governi (anche a quello italiano) di estendere la raccolta differenziata ai prodotti in plastica di largo consumo. “Per attuare un cambio di rotta, ormai indispensabile, la soluzione è l’economia circolare in cui le materie prime, come la plastica, di un oggetto non più funzionante restino in circolo, in un lungo e possibilmente infinito succedersi di produzione e riuso/riciclo, eliminando le fasi di estrazione di materie prime e smaltimento”, ha detto Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità WWF Italia.

“L’efficienza nell’utilizzo delle risorse, promossa dall’economia circolare, deve diventare un fattore cruciale per orientare nuovi modelli di produzione e di consumo, e consentire una transizione verso stili di vita e dinamiche socioeconomiche più rispettose dell’ambiente. Per questo vogliamo muovere alle istituzioni richieste più ambiziose. Non c’è più tempo da perdere“, ha concluso Alessi.