Revisione enti locali: avviato l'esame del d.d.l.

Revisione enti locali: avviato l’esame del d.d.l.

Il Consiglio dei ministri, nella riunione del 7 agosto 2023, tra gli altri adempimenti, ha avviato l’esame di un disegno di legge che delega il Governo alla revisione delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali. Il seguito dell’esame è stato rinviato ad altra riunione.

Obiettivi

Le nuove norme intendono garantire:

  • la coesione sociale, territoriale e ordinamentale, nell’unità e indivisibilità della Repubblica,
  • la regolare costituzione e il funzionamento degli organi elettivi di comuni, province, città metropolitane ed enti locali rappresentativi del territorio e delle popolazioni,
  • assicurare la salvaguardia e lo sviluppo delle competenze e delle funzioni ai medesimi attribuite per il benessere delle comunità di riferimento.

Finalità

Il Governo dovrà adottare uno o più decreti legislativi per la revisione del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUOEL, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), allo scopo di:

  • aggiornare,
  • riordinare,
  • coordinare,

la disciplina statale.

Contenuto della delega

Nell’esercizio della delega, il Governo sarà tenuto, tra l’altro:

  • all’applicazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza relativamente alla configurazione degli enti locali e al conferimento ed esercizio delle rispettive funzioni amministrative;
  • al rispetto del principio di sussidiarietà orizzontale, per favorire l’autonoma iniziativa dei cittadini, delle loro formazioni sociali, degli enti del terzo settore e delle imprese per la collaborazione e realizzazione delle attività di interesse generale attraverso il necessario coordinamento con l’ente territoriale competente per materia;
  • alla valorizzazione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio delle funzioni amministrative mediante intese e convenzioni tra gli enti territoriali e alla valorizzazione e incentivazione delle forme associative tra enti locali, con particolare riferimento alla innovazione ammnistrativa, alla transizione digitale, alla salvaguardia e sicurezza nei territori e alla gestione integrata delle risorse a fini di risparmio, tutela ecologica e ambientale;
  • alla razionalizzazione degli apparati pubblici concentrando presso comuni e loro unioni, province e città metropolitane le funzioni svolte da altri organismi e agenzie operanti a livello locale;
  • all’aggiornamento e alla razionalizzazione del riparto di competenze tra gli organi di governo di comuni, province e città metropolitane;
  • alla valorizzazione della centralità della figura dell’organo monocratico di comuni, province e città metropolitane;
  • alla previsione di meccanismi istituzionali e relazioni tra gli organi di governo di comuni, province e città metropolitane, in modo da assicurare l’equilibrio di funzioni e responsabilità tra gli organi dell’ente locale, la celerità e la semplificazione nelle decisioni amministrative;
  • all’aggiornamento dello status degli amministratori locali, tenendo conto delle specifiche e rispettive funzioni e dei diversi livelli di responsabilità e di compiti attribuiti;
  • alla revisione organica delle disposizioni in materia di incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità.