Che cos’è una Smart City?

La definizione di Smart City, nel corso del tempo, si è evoluta adattandosi ai numerosi cambiamenti a livello digitale che sono avvenuti negli ultimi decenni. Per cui, ad un concetto base come quello di “città intelligente” o “città del futuro” si devono aggiungere le varie categorie che si stanno affermando all’interno di questo nuovo modello urbano. Basti pensare ad esempio al mondo della sostenibilità, dell’inclusione dei cittadini in progetti urbanistici, degli incentivi volti alla cultura, all’arte, al turismo e così via…

A livello europeo la Smart City è stata definita come “un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti con l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese”. Una città che punta a cavalcare l’onda della rivoluzione digitale mettendo il benessere dei suoi cittadini al primo posto.

Le caratteristiche di una Smart City modello

Nell’immaginario collettivo, la Smart City è vista come una città futuristica, autosufficiente, con annesse mille fantasie che la mente umana è in grado di generare. La realtà dei fatti è ben diversa. Ad oggi il concetto di Smart City è ancora in fase di sviluppo in molti Paesi, ma l’idea è proprio quella di creare un’area urbana con un alto livello di connettività tra cittadini e amministrazione. Ciò sarà possibile attraverso un’ingente massa di dati raccolti a livello urbano.

Come obiettivo vi è anche quello di ampliare gli spazi verdi per una città sempre più sostenibile, riducendo l’inquinamento grazie all’utilizzo di auto elettriche o ibride, il car o bike sharing e tanti altri servizi rivolti al benessere del cittadino, dalla salute alla cultura.

Ma quanto ne sanno veramente gli italiani delle Smart Cities? Uno studio condotto da Intel nel 2022 ha rivelato come solo un italiano su due sia familiare con il concetto di Smart City. Il termine noto soprattutto tra i più giovani, la restante metà invece rimane piuttosto all’oscuro.

grafico che mostra in percentuale quanto ne sappiano realmente gli italiani di smart city

Questo dimostra come ancora nella realtà italiana sono attualmente pochi i Comuni che sono riusciti a fare dei passi avanti nel mondo Smart. L’eccezione si ha con città come Milano e Firenze, che si sono confermate prime come città più smart e digitali nell’ ICity Rank 2022. La classifica è stata stilata dal gruppo FPA, società del gruppo Digital360, basandosi su variabili come ad esempio i servizi online, WiFi pubblico, app municipali e IoT (Internet of Things).

Quali sono le Smart Cities per eccellenza in Europa?

Guardandoci intorno, possiamo notare come gli altri Paesi europei non stiano di certo con le mani in mano. Ma secondo la lista delle migliori smart cities europee stilata da O-City, c’è anche una città italiana che spicca per iniziative interessanti.

  1. Zurigo, Svizzera

La capitale svizzera ha sviluppato una vera e propria rete per consolidare il suo concetto di smart city: The Long Range Wide Area Network (LoRaWAN). Questa rete raccoglie i dati dell’intera città, sviluppando poi progetti per far fronte a problemi come la qualità dell’aria, la gestione idrica e delle aree di parcheggio. Il tutto attraverso una serie di app che permettono ai partner pubblici e privati di collaborare.

  1. Torino, Italia

Dal 2013, la città di Torino ha deciso di investire in molti progetti smart, puntando tutto sul turismo. Il punto di partenza è stato il progetto “Europe City Teller –mediazione culturale e storytelling per il turismo, tra teatro, multimedialità e narrazione” o EU-ACT. Da qui nasce lo sviluppo di strumenti messi a disposizione di qualsiasi turista e non che voglia informarsi sul patrimonio culturale che Torino ha da offrire. Difatti, l’obiettivo di EU-ACT è proprio quello di promuovere la cultura locale, salvaguardare il patrimonio paesaggistico e prestare attenzione alla sostenibilità. Da citare inoltre le innovazioni nell’ambito dei trasporti, tra cui la sperimentazione del Navya Shuttle, il bus senza autista.

  1. Barcellona, Spagna

Barcellona è tra le capitali europee messe nel mirino per l’innata capacità di adattarsi ai cambiamenti tecnologici. Non a caso, nel corso degli anni le autorità locali hanno proposto numerose iniziative volte a portare la città sempre più verso il mondo smart. Una delle più interessanti è stata l’introduzione di una moneta digitale chiamata REC (dallo spagnolo “Recurso Económico Ciudadano”). Si tratta proprio di un sistema creato ad hoc per i cittadini, complementare all’euro. Ciò permette di effettuare transazioni digitali con tutte le persone e attività commerciali aderenti. Questa nuova moneta digitale ha permesso una rapida ripresa dei small business locali, gravemente danneggiati dalla pandemia degli ultimi due anni.

Eu-Mission: Neutralità climatica e Smart Cities

Per rimanere in tema Europa, il progetto “EU-Mission” è un nuovo modo per riuscire a far fronte alle grandi sfide della nostra società, come sottolineato nella tanto discussa Agenda 2030.

L’obiettivo è proprio quello di far collaborare le autorità locali con i partner privati per raggiungere, entro il 2030, 100 Smart Cities in tutto il territorio europeo. La Commissione Europea ha scelto ben 9 città italiane: Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino. Una missione che entra far parte di un progetto più ampio: Horizon Europe. I pilastri del connubio di questi due progetti sono senza dubbio la sostenibilità, la neutralità climatica e trasformazione green delle città.

Le Smart Cities sono in costante aumento e di giorno in giorno più innovative. È importante quindi continuare a muoversi verso un futuro migliore per noi e il nostro pianeta.

Bianca Biagiotti