La mobilità italiana attraverso l'analisi dei dati telefonici

La mobilità italiana attraverso l’analisi dei dati telefonici

Aeroporti, stazioni ferroviarie e autostazioni, rappresentano i centri nevralgici per la mobilità all’interno dei  centri abitati.

I segmenti interessati, ovviamente, possono avere riscontri differenti, abbiano essi un respiro locale, nazionale o, addirittura, interessanti tratte internazionali. Altri distinguo potrebbero riguardare anche la natura del trasporto stesso, se merci, per esempio, ovvero passeggeri. Il tutto con uno sguardo verso il futuro, per una mobilità più sostenibile e digitale (con un valore di mercato di 220 mld di euro), centrando l’obiettivo del PNRR.

La vita nelle stazioni

La direttiva sui sistemi di trasporto intelligenti (ITS) è lo strumento UE per coordinare la diffusione di sistemi di mobilità intelligente e sostenibile nel territorio comunitario. Sicuramente una posizione di rilievo la possono assumere le stazioni ferroviarie, ideali nodi  per quella che oramai è sempre più una mobilità multimodale. Le stazioni sono quei luoghi che, per la particolare posizione geografica (in linea di massima centrale rispetto a un abitato) favoriscono quello scambio tra differenti mezzi o modi di muoversi.

Il pensiero corre all’interazione tra l’utenza e i mezzi pubblici, i servizi taxi e/o ncc, mobilità alternativa: come sono le bici o i monopattini (anche alla luce delle recenti riforme al cds). Infine il raccordo tra le stazioni ferroviari e il carsharing, per cui sempre più sono le interazioni.

Interessante, anche, il considerare come la dismissione di una strada ferrata possa realizzare un nuovo prodotto turistico, le greenways. Questo avviene valorizzando percorsi e promuovendo territori, risorse e attività economiche locali, grazie alla promozione dell’Associazione Italiana Greenways e Touring Club.

Ai fini dell’analisi sulla mobilità, è possibile realizzare studi mirati oppure globali. FS Research Centre produce ogni mese un report che attenziona 3 importanti stazioni ferroviarie: Roma Termini, Milano Centrale e Napoli Centrale.  Lo stesso centro, attraverso i dati processati a livello aggregato e nazionale, desume che il 77% degli italiani sono in viaggio ogni giorno.

Ovviamente il pendolarismo assume delle caratteristiche peculiari. Le stesse sono indagate attraverso talune verticalità, come meglio descritto da ISTAT.

L’Istituto di statistica, infatti, diffonde due matrici di relazioni spaziali utilizzate a fini statistici e la matrice del pendolarismo per motivi di studio o lavoro.  Queste elaborazioni sono il risultato dei censimenti generali della popolazione. Gli stessi dati possono poi essere approfonditi attraverso le informazioni territoriali accessibili dal medesimo portale. A questi, ancora, possono poi aggiungersi i vari dataset messi a disposizione sul sito di AGID – l’Agenzia per l’Italia Digitale.

Mobilità e Stazioni ferroviarie, i dati

Le abitudini degli italiani sono quindi “esplose”, indagate e pubblicate, anche nell’Osservatorio sulle tendenze della mobilità di passeggeri e merci (I trimestre 2023) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo studio fa riferimento all’utilizzo del telefono cellulare. Le informazioni sono desunte da una ricerca condotta da FS Research Centre e Vodafone Business.

L’analisi dei dati, si legge nella pubblicazione, mostra che nell’ultimo anno gli italiani che si sono spostati, ogni giorno, sono stati oltre 35 milioni, nei giorni lavorativi, e 34 milioni in quelli festivi (77% della popolazione di riferimento contro, nei festivi, il 74%).

Verticalizzando quanto riportato, è possibile comprendere gli spostamenti giornalieri dell’utenza, se andata e ritorno, ovvero riportando un solo viaggio. L’analisi può avere dei risvolti anche stagionali, individuando – grazie alla presenza di SIM estere – l’afflusso di turisti, utile strumento per incrementare una mobilità sostenibile.

Interessante l’esploso realizzato sul traffico dati di Roma Termini (8.9 mln di transiti ad aprile ’23), Milano Centrale (7.3 mln di persone) e Napoli Centrale (5,5 mln).

Ancora, arrivando alla conclusione. Per le singole stazioni, come già detto, di Milano, Roma e Napoli, viene elaborato un approfondimento mensile. Lo stesso interessa anche provenienza e destinazioni dell’utenza, cui si aggiunge la tipologia del treno utilizzato e l’occasionalità, eventuale, o periodizzazione del viaggio. Ideale lancio, quest’ultimo, per creare un crossover con l’ipotesi, già vista, di layer sovrapponibili per tracciare sistemi di predizione.

Silvestro Marascio