Esg UE: impatto di cambiamenti climatici e degrado ambientale Redazione 30 June 2023 Eco-News Focus sul nesso clima-sicurezza nella comunicazione congiunta del 28 giugno, riferita all’impatto dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale su pace, sicurezza e difesa. Comunicazione Commissione e Alto Rappresentante In replica alla comunicazione del marzo 2023 “Conclusioni del Consiglio sulla diplomazia climatica ed energetica”, dove si era richiesta una migliore integrazione del nesso clima, pace e sicurezza nella politica esterna dell’UE, la Commissione UE e l’Alto Rappresentante, il 28 giugno, hanno adottato una comunicazione congiunta che illustra come l’Unione Europea affronterà il crescente impatto del cambiamento climatico e del degrado ambientale nei settori di: pace, sicurezza, difesa. Fenomeni quali: estremi climatici ricorrenti, innalzamento delle temperature e del livello del mare, desertificazione, scarsità d’acqua, minacce alla biodiversità, inquinamento, contaminazione ambientale, stanno minacciando la salute e il benessere dell’umanità e possono creare: maggiori sfollamenti, movimenti migratori, pandemie, disordini sociali, instabilità, Le forze armate europee, secondo il documento, devono anche fronteggiare le mutevoli e difficili condizioni operative dovute ai cambiamenti climatici. Tali nuove minacce hanno già spinto alleati e partner ad aggiornare anche le loro politiche. La comunicazione congiunta offre una nuova prospettiva e definisce il quadro dell’UE per replicare a queste sfide, poiché riguardano: la nostra società, le nostre operazioni di sicurezza, l’intensificarsi della concorrenza geopolitica per le risorse e le tecnologie necessarie per la transizione verde. Nesso tra clima e sicurezza Con la comunicazione congiunta del 28 giugno l’UE punta a meglio integrare, nelle politiche esterne europee, il nesso: clima, pace, sicurezza, tramite una serie di azioni concrete nello spettro di dati, politiche, missioni, difesa e cooperazione coi partner terzi, per garantire che gli impatti siano contabilizzati a tutti i livelli di: definizione delle politiche, pianificazione, operazioni esterne. Definisce il piano affinché l’Unione e i suoi partner diventino più resilienti e sicuri man mano che la crisi climatica si intensifica e migliora i collegamenti tra le differenti politiche per garantire che l’azione e le capacità esterne risultino congrue per affrontare tali sfide. 4 priorità La comunicazione congiunta stabilisce 4 priorità principali: rafforzare la pianificazione, il processo decisionale e l’attuazione, tramite un’analisi affidabile e accessibile basata su prove sul nesso tra clima e sicurezza; rendere operativa la risposta alle sfide del clima e della sicurezza nell’azione esterna dell’UE, peraltro integrando il nesso tra clima e sicurezza nelle analisi dei conflitti regionali e nazionali; migliorare le misure di adattamento e mitigazione del clima delle operazioni e delle infrastrutture civili e militari degli Stati membri per ridurre i costi e l’impronta di carbonio, garantendo nel contempo il mantenimento dell’efficacia operativa; rafforzare i partenariati internazionali attraverso forum multilaterali e con partner come la NATO, in linea con l’agenda dell’UE in materia di cambiamento climatico e ambiente. 30 azioni Al fine di realizzare tali priorità, l’UE attuerà circa 30 azioni, tra le quali: la creazione di un centro dati e di analisi sulla sicurezza climatica e ambientale all’interno del Centro satellitare dell’UE; l’invio di consulenti ambientali nelle missioni e nelle operazioni della politica di sicurezza e di difesa comune (PSDC) dell’UE; la creazione di piattaforme di formazione a livello nazionale e dell’UE, come una piattaforma di formazione dell’UE in materia di clima, sicurezza e difesa; sviluppare analisi e studi approfonditi delle relative politiche e azioni, in particolare nelle aree geografiche vulnerabili come il Sahel o l’Artico.