Inquinamento atmosferico: verso limiti UE più severi

Inquinamento atmosferico: verso limiti UE più severi

La Commissione per l’Ambiente del Parlamento UE propone un sito di monitoraggio che rappresentati l’esposizione della popolazione urbana ogni 2 milioni di abitanti. Inquinamento atmosferico prima causa di morte prematura nell’UE.

L’inquinamento atmosferico è causa di morte

Secondo l’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) l’inquinamento atmosferico è in pole position tra le cause ambientali di morte prematura negli Stati UE, registrando circa 300.000 decessi all’anno, per NO₂, cioè il particolato più dannoso, e ozono (O₃).

Nell’ottobre 2022 la Commissione ha proposto una revisione delle norme europee sulla qualità dell’aria mirando a obiettivi più ambiziosi per il 2030, quindi ponendo l’obiettivo di inquinamento zero entro il 2050, allineato col cd. piano d’azione per l’inquinamento zero.

La relazione del 27 giugno

La relazione della Commissione per l’Ambiente, adottata con 46 voti a favore, 41 contrari e 1 astenuto, fissa valori limite e obiettivi più severi per il 2030 per diversi inquinanti, tra cui:

  • il particolato (PM2,5, PM10),
  • NO2 (biossido di azoto),
  • SO2 (anidride solforosa),
  • O3 (ozono),

per garantire che la qualità dell’aria nell’UE non sia dannosa per:

  • la salute umana,
  • gli ecosistemi naturali,
  • la biodiversità.

I deputati hanno inoltre sostenuto che le prossime revisioni di questa direttiva garantiranno il pieno e continuo allineamento con le più recenti linee guida sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Una volta che Parlamento e Consiglio avranno preso posizione sulla proposta, potranno iniziare i negoziati sulla forma finale della legge.

Implementare i punti di campionamento della qualità dell’aria

La Commissione per l’Ambiente ha evidenziato la necessità di implementare il numero di punti di campionamento della qualità dell’aria, e nei luoghi in cui è probabile che si verifichino concentrazioni elevate di:

  • particelle ultrafini (UFP),
  • nerofumo,
  • mercurio,
  • ammoniaca (NH3),

dovrebbe esserci un punto di campionamento per milione di abitanti, superiore a quello all’origine proposto dalla Commissione, pari a uno per cinque milioni, e quindi solo per UFP.

Sito di monitoraggio urbano

Nelle aree urbane dovrebbe essere presente almeno un supersito di monitoraggio rappresentativo dell’esposizione della popolazione urbana generale ogni due milioni di abitanti rispetto a quello ogni 10 milioni proposto dalla Commissione.

Migliore informazione ai cittadini

I deputati intendono armonizzare in tutta l’UE gli indici di qualità dell’aria attualmente frammentati e non intuitivi che coprono:

  • l’anidride solforosa,
  • il biossido di azoto,
  • il particolato (PM10 e PM2,5),
  • l’ozono.

Gli indici devono essere chiari, pubblicamente disponibili e con aggiornamenti orari in modo che i cittadini abbiano la possibilità di proteggersi durante elevati livelli di inquinamento atmosferico, e prima che vengano raggiunte le soglie di allerta. Le informazioni dovrebbero comprendere anche i sintomi associati ai picchi di inquinamento atmosferico e i rischi per la salute associati a ogni inquinante, incluse informazioni specifiche rivolte ai gruppi vulnerabili.

Piani e tabelle di marcia sulla qualità dell’aria

I deputati propongono che oltre ai piani per la qualità dell’aria, necessari quando i paesi dell’UE oltrepassano i limiti, tutti gli Stati membri dovrebbero anche creare tabelle di marcia sulla qualità dell’aria che definiscano misure a breve e lungo termine per rispettare i nuovi valori limite.